A Mamoiada il festival internazionale delle maschere tra innovazione e tradizione

Sonia

A Mamoiada il festival internazionale delle maschere tra innovazione e tradizione

mercoledì 19 Giugno 2019 - 17:17
A Mamoiada  il festival internazionale delle maschere tra innovazione e tradizione

La conferenza di presentazione di MaMuMask

Si chiama MaMuMask e il nome –fortunato acronimo che si fa calembour – è già un programma: è il Festival Internazionale delle Maschere e nella sua seconda edizione si svolgerà a Mamoiada il 28, 29 e 30 giugno 2019.

Sostenuto dalla Fondazione di Sardegna, dal Banco di Sardegna, dal Distretto Culturale del Nuorese e dall’Isre –Istituto Superiore Regionale Etnografico – MaMuMask  è un progetto ambizioso e una scommessa vinta: identità e differenza, tradizione e innovazione, mostre, spettacoli, sfilate, convegni, cibo e vino, cultura, arte, artigianato, musica, danza, ospitalità, fanno fin d’ora di MaMuMask uno degli appuntamenti culturali più interessanti del 2019 isolano.

MaMuMask è il Festival Internazionale delle Maschere, ideato e voluto dalla cooperativa Viseras, dall’Associazione Turistica Pro Loco e dall’Associazione Culturale Atzeni: un’avventura, un gioco, un’esperienza per scoprire cosa cela la maschera, ieri come oggi.

«Questo progetto nasce nel 2018 con l’intento di divenire un primario momento di attrazione per singoli e gruppi turistici, isolani e non, interessati a conoscere e approfondire le tematiche legate al misterioso e affascinante mondo delle maschere tradizionali. Al contempo, vuole divenire un’importante vetrina e volano per la promozione e la valorizzazione dei beni culturali e delle produzioni locali»  spiega Mario Paffi, direttore del Museo delle maschere mediterranee di Mamoiada.

Saranno tre giornate intense da vivere con l’emozione della scoperta: le cantine, le piazze, i cortili, i musei, le sedi delle associazioni cambiano volto e diventano teatro di mostre, spettacoli, concerti e incontri. Le strade dell’intero paese, domenica pomeriggio, faranno da scenario ad un incontro straordinario: le maschere del più antico e tradizionale carnevale della Sardegna – Mamuthones e Issohadores, Boes e Merdules, Thurpos – intrecceranno il loro ritmico incedere con le maschere galiziane dei Boteiros di Viana do Bolo. Il format del festival conserverà sempre l’aspetto internazionale della sfilata e del convegno con particolare attenzione allo scambio culturale tra paesi che condividono la cultura del mascheramento.

Ospite internazionale della prossima edizione sarà la Spagna con le maschere galiziane dei Boteiros di Viana do Bolo e con le ballerine sivigliane di Flamenco. Non si trascurerà l’aspetto eno-gastronomico che accomuna Spagna e Sardegna con i prodotti tipici locali e i vini. Durante tutte le giornate del festival saranno attivati, gratuitamente, numerosi laboratori per bambini e ragazzi. A questa fascia di età è rivolto inoltre tutto lo speciale programma MaMuMask Kids.

«MaMuMask è un Festival che coinvolge tutta la comunità di Mamoiada ma ha una forte valenza territoriale. È una grande manifestazione che rafforza una volta di più un principio: ogni euro che viene speso in cultura produce una ricaduta di cinque euro.  Investire in cultura ha fortissime ripercussioni positive sul territorio, soprattutto sul piano economico, dirette e indirette. La cultura è una leva per uscire dal sottosviluppo, e con questo spirito aderiamo a tutte le iniziative culturali di valore come questa» spiega Giuseppe Matteo Pirisi, Presidente dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico.

«Il senso del Festival nasce da una comunità attiva e coesa, che lavora per lo sviluppo del territorio e si fa riferimento importante, non solo in Sardegna» spiega Paolo Piquereddu, membro del Comitato scientifico della manifestazione ed ex direttore Isre. «Il Festival incarna la filosofia del Distretto culturale del Nuorese»  conclude Sebastian Cocco, assessore alla Cultura del Comune di Nuoro e vice presidente del Distretto culturale del Nuorese.

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