Giro di droga tra Orgosolo e le scuole di Nuoro: cinque minorenni nei guai

Salvatore

Giro di droga tra Orgosolo e le scuole di Nuoro: cinque minorenni nei guai

giovedì 07 Marzo 2019 - 11:46
Giro di droga tra Orgosolo e le scuole di Nuoro: cinque minorenni nei guai

 

Cinque misure cautelari a carico di altrettanti studenti minorenni per concorso in spaccio di sostanze stupefacenti sono state notificate oggi dal personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Orgosolo, coadiuvato da quello della Squadra Mobile di Nuoro, in esecuzione dell’ordinanza del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i minorenni di Sassari.

Tali misure costituiscono l’epilogo di un’attività d’indagine che ha avuto inizio nel mese di marzo 2018 quando gli operatori di una Volante della Questura di Nuoro, durante alcuni controlli disposti dal Questore di Nuoro Massimo Alberto Colucci, hanno notato due giovani dal comportamento sospetto aggirarsi a piedi in prossimità dell’autoparco dell’ARST. Alla vista della pattuglia i due ragazzi hanno cercato di evitare il controllo nascondendo un borsone sportivo dietro ad un vicino muro di contenimento e dandosi alla fuga.

I militari, recuperata la sacca, vi hanno rinvenuto una busta in cellophane contenente circa 3 etti di marijuana nonché una carta d’identità intestata ad un minorenne di Orgosolo B.C. Dopo un confronto con i colleghi del Commissariato di P.S. di Orgosolo i poliziotti hanno effettuato una perquisizione a casa del minorenne in questione che, nel frattempo era ritornato in paese insieme al complice, a bordo di un’auto di un compaesano, poi indagato per favoreggiamento personale. Il giovane e il complice (L.A.), invece, sono stati denunciati a piede libero e gli sono stati sequestrati gli smartphone, la cui analisi informatica ha consentito di documentare l’esistenza di una fitta rete di rapporti intessuta dal minorenne con altri soggetti, coetanei e maggiorenni, residenti nello stesso comune e nel capoluogo nuorese.

Le chat su Whatsapp, hanno evidenziato come B.C. avesse assunto il ruolo di vero e proprio intermediario nella distribuzione dello stupefacente dalla periferia al capoluogo. Questi era contattato direttamente da consumatori e da ulteriori intermediari operanti nel capoluogo, sia maggiorenni che minorenni, per lo smercio di partite di stupefacente anche significative, sino a mezzo chilo.

Da rimarcare le ingenti disponibilità di denaro da parte degli intermediari minorenni del Capoluogo, capaci di concludere affari con B.C. anche per importi di 1.800 euro. Dalle chat è emerso che le partite di stupefacente acquistato erano destinate principalmente allo spaccio negli istituti scolastici superiori del capoluogo.

Unitamente al protagonista della vicenda, costretto a casa da misura cautelare, sono finiti nei guai S.A., A.M. e i fratelli M.A. e M.G., tutti residenti a Nuoro, anch’essi costretti alla permanenza casa in determinate fasce orarie e al divieto di frequentare determinati locali e/o esercizi pubblici.

Le indagini intanto proseguono, con l’obiettivo di risalire agli anelli superiori della catena.

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