Crisi in comune. I dissidenti:”il sindaco Soddu azzeri la Giunta”

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Crisi in comune. I dissidenti:”il sindaco Soddu azzeri la Giunta”

giovedì 09 Agosto 2018 - 08:22
Crisi in comune. I dissidenti:”il sindaco Soddu azzeri la Giunta”

Nuoro. La riunione del Partito sardo

La crisi in Comune prosegue senza sosta e ieri in una sala gremita di cittadini, il gruppo dei dissidenti con dati alla mano, ha spiegato tutti i motivi che hanno portato la rottura con la maggioranza guidata dal primo cittadino Andrea Soddu.

Le presenze. Stando ai dati diffusi, gli assessori Giuliano Sanna e Antonio Belloi , revocati dal primo cittadino, son stati i più presenti alle sedute di Giunta con il 96% nel 2015 e il 95% di presenze nel 2018. Ancora, il 54% di tutte le delibere approvate dal Consiglio Comunale dal 2015 al 2018 sono a firma sardista e il dato raggiunge il picco record del 91% proprio nel 2018 e nel periodo della crisi aperta da Soddu contro di loro. Ma non solo.

Il gruppo consiliare. Anche la compagine del gruppo consiliare sardista composta dalla capogruppo Claudia Camarda e dai consiglieri Viviana Brau e Graziano Siotto, risulta presente al 90% delle sedute in tre anni, portando a propria firma ben il 40% di tutte le mozioni di Maggioranza sinora discusse e approvate. Anche sul fronte delle Commissioni Consiliari, dove la Camarda è Presidente di quella al Bilancio, Siotto ai Servizi Sociali e Brau Commissaria membro Ambiente e Urbanistica, Affari Generali, Lavori Pubblici e Commissione Elettorale, i sardisti si piazzano al primo posto. Son state convocate da loro il 40% delle sedute di Commissione nel 2017, dato che sale al 60% nel 2018. Curioso, inoltre, notare come il restante 40% sia sempre su delibere degli Assessori sardisti.

I risultati. E il calderone delle tante delibere a loro firma e ideazione, sono i risultati per Nuoro di cui i sardisti vanno orgogliosi. L’avvio della pedemontana di Monte Jaca, 46 milioni di cantieri portati a compimento nel solo 2018, il riavvio del contratto di quartiere di Preda Istrada, la messa in sicurezza delle gallerie di Mughina e Pratosardo, il passaggio all’illuminazione pubblica a LED, la consegna della caserma di Pratosardo e la riacquisizione dell’ex Artiglieria, la ristrutturazione e consegna della Scuola Media n. 1, la messa in soffitta della Nuoro Ambiente e la creazione della nuova società “È-Comune”, 100% pubblica per la gestione dei rifiuti cittadini, le casette dell’acqua, la diminuzione dei tempi di pagamento alle imprese, l’alienazione di immobili comunali, la riduzione della TARI del 15% rispetto al 2015, nessun aumento delle tariffe per i servizi come asili nido, mense scolastiche, scuola civica di musica.

La crisi. È il 30 luglio quando, il Sindaco revoca i sardisti dalla Giunta, aprendo la crisi e la paralisi politica per Nuoro. Nel decreto di revoca nessuna delle motivazioni che invece rilascerà ai mass media, additandoli come vicini alla Lega di Salvini e chiedendo loro di prender le distanze. Il tutto, però, fatto stranamente fuori tempo massimo, perché l’accordo programmatico tra la Lega di Salvini e il Partito Sardo d’Azione è di inizio 2018. Nei mesi successivi a quell’accordo il Sindaco ha potenziato proprio i due assessori sardisti con deleghe al Bilancio, Patrimonio e Sport. La motivazione pubblica è quindi sospetta, anche a fronte del silenzio del Sindaco alla formale adesione al movimento “Italia in Comune” degli ex Base in Consiglio e Giunta Comunale.

Il terzo assessorato potrebbe esser la motivazione? «Abbiamo chiesto da tempo al Sindaco di riprendere in mano le redini della Città di Nuoro, con il riequilibrio delle deleghe in Giunta per il rilancio dell’azione amministrativa e politica», afferma Tonino Bassu, Segretario della Sezione Sardista 28 Aprile. «I dati oggettivi dicono che la delegazione sardista ha lavorato bene e più degli altri nell’interesse di Nuoro. Ci dovremmo vergognare di chiedere che tutti viaggino alla nostra stessa velocità o che si facciano da parte? Azzeri tutto se vuole riprendere a parlare con i Sardisti».

La Capogruppo Claudia Camarda: «il Sindaco sia coerente e prenda stessi provvedimenti con chi aderisce a formazioni di centrosinistra. O la neutralità non è più un valore?».

La patata bollente del tentativo di ricucire la Maggioranza, con la richiesta di azzeramento della Giunta, da lui stesso disfatta, passa ora al sindaco di Nuoro.

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