Frattura all’interno della Base: “Nuoro dice no alla fusione con il PSd’Az-Lega”

Sonia

Frattura all’interno della Base: “Nuoro dice no alla fusione con il PSd’Az-Lega”

giovedì 28 Giugno 2018 - 19:16
Frattura all’interno della Base: “Nuoro dice no alla fusione con il PSd’Az-Lega”

Sebastian Cocco (foto S.Novellu)

Frattura  a livello regionale della Base,  gli esponenti nuoresi del movimento dicono no alla scelta del presidente Efisio Arbau e di altri aderenti al movimento  di confluire all’interno del PSd’Az.

Sebastian Cocco (vicesindaco di Nuoro), Giovanna Zedde (consigliere comunale Nuoro),  Eleonora Angheleddu (consigliere comunale Nuoro), Michele Siotto (consigliere comunale Nuoro), Piero Marteddu (ex coordinatore Prov.le Base),  Massimo Zara (coordinatore cittadino Base), Antonietta Mura (Base Nuoro) Francesca Fiori (Base Nuoro), Marilena Roich (Base Nuoro) Maria Francesca D’Antoni (Base Nuoro),  Giuseppe Onorato (Base Sassari) evidenziano: «che, pur rispettando la decisione, non la condividiamo».

«L’’alleanza “civico-sardista”, che avevamo promosso nel 2017 con il PSd’Az, aveva l’obiettivo di includere e unificare le varie esperienze civiche con il mondo diffuso del sardismo, storicamente rappresentato dal Partito Sardo. Il successivo accordo con la Lega alle elezioni politiche avrebbe richiesto una rivisitazione di quella opzione politica, spiegano gli esponenti del capoluogo barbaricino, Ad oggi il sodalizio con la lega sembra riproporsi per le imminenti elezioni regionali, suggellato dalla carica di vicepresidente del gruppo Lega in Senato assegnata a Cristian Solinas, e nessuna dichiarazione ufficiale in senso contrario è pervenuta dagli organismi deputati».

«Confluire, oggi, nel PSd’Az significa accettare decisioni alle quali La Base non ha concorso. Determinazioni, sia chiaro, legittime nella forma ma assolutamente non condivisibili della sostanza. Anzitutto, perché abbiamo la solida convinzione di appartenere a quella cultura politica fondata sul rispetto della dignità e della libertà della persona, che rifugge gli estremismi, le semplificazioni, la demagogia, la paura dell’altro, il giustizialismo; in secondo luogo, non vogliamo comparire nelle cronache di ordinario razzismo, né alimentare il barometro dell’odio instillato da un partito, La Lega, che sfrutta i drammi umanitari come piede di porco per risolvere un’emergenza politica».

«Il nostro appassionato impegno civico e politico proseguirà sulla direttrice che era propria della Base, ovvero quella di favorire un processo di aggregazione tra tutte le realtà civiche e identitarie della Sardegna per costruire una società aperta, inclusiva, moderna, competitiva e solidale. E lo faremo con le tante persone, in tutta la Sardegna, che in queste ore ci stanno attestando stima per questa scelta di campo».

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