Ponte di Oloè. Insorge il comitato popolare: “cronoprogramma dei lavori non rispettato”

Sonia

Ponte di Oloè. Insorge il comitato popolare: “cronoprogramma dei lavori non rispettato”

mercoledì 11 Aprile 2018 - 16:07
Ponte di Oloè. Insorge il comitato popolare: “cronoprogramma dei lavori non rispettato”

Il ponte di Oloè (foto C.Nuoresi)

La buona notizia era che la Magistratura dopo mesi di attesa e di patimenti per le popolazioni del territorio, aveva dato l’OK per l’inizio dei lavori del ponte di Oloè, che secondo un cronoprogramma stabilito sarebbero dovuti cominciare questa settimana per essere terminati entro fine di giugno.

Di fatto, così non è avvenuto: nella zona di Oloè, di camion e operai non c’è nemmeno l’ombra e  il comitato popolare che si sta battendo per la riapertura del ponte, insorge, scrivendo per ora una lettera agli organi istituzionali interessati: Costantino Tidu (amministratore straordinario della Provincia di Nuoro),  Manuel Delogu (il commissario straordinario del comune di Oliena) e Carolina Bellantoni (Prefetto di Nuoro).

«Pur certi di un personale impegno, riteniamo che le comunicazione arrivate dalla Procura nuorese siano tutt’altro che rassicuranti – scrivono i rappresentanti del comitato. Anzi, emerge un quadro piuttosto controverso e poco chiaro; a partire dall’analisi dei lavori terminati nel 2015 ad opera dell’ANAS che sono risultati non solo inutili, ma eseguiti in modo non regolare. La speranza è che la Magistratura indaghi e che trovi i responsabili di questo ennesimo scempio italiano. Nel frattempo Oliena è devastata da una crisi sociale, che, l’interruzione della  Provinciale 46, sta contribuendo ad ampliare. Chiediamo con forza che la questione “ponte di Oloè” sia tra le priorità e che si dia inizio ai lavori; concedendo premialità alle ditte impegnate perché eseguano correttamente le opere richieste».

Luca Atzori precisa che: «il comitato chiederà un incontro con il Prefetto di Nuoro ed organizzerà nelle prossime settimane una manifestazione popolare nel capoluogo per sensibilizzare tutti i cittadini dei paesi maggiormente interessati, Oliena, Dorgali, Nuoro ed Orgosolo».

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