L’Unione dei “Comuni Barbagia” scrive a Pigliaru: “ridateci l’autonomia di gestire l’acqua”

Sonia

L’Unione dei “Comuni Barbagia” scrive a Pigliaru: “ridateci l’autonomia di gestire l’acqua”

mercoledì 28 Marzo 2018 - 11:01
L’Unione dei “Comuni Barbagia” scrive a Pigliaru: “ridateci l’autonomia di gestire l’acqua”

Sarule, acqua gialla e putrida dai rubinetti

Chiedono la possibilità di gestire l’acqua dei loro territori in modo autonomo rispetto ad Abbanoa. Lo scrivono in una lettera indirizzata al Presidente della Regione  Francesco Pigliaru,  l’Unione dei Comuni della “Barbagia”  «in  rappresentanza del diffuso malcontento tra le popolazioni del proprio territorio per i continui disservizi nella gestione del bene idrico».  Affermano i sindaci e proseguono.

«Perdite nelle condotte che conducono a uno spreco di oltre il 50% della nostra acqua, ritardi negli interventi, che si prolungano per settimane e a volte per mesi, malfunzionamento dei depuratori che ha come risultato l’erogazione, per lunghi periodi di acqua non potabile e, anche quando giungono i comunicati di normalità dei parametri l’acqua che scende dai rubinetti è spesso di colore giallastro o addirittura fangosa, perdite nella rete fognaria con le immaginabili conseguenze di tipo igienico- sanitarie, bollettazione irregolare e con importi eccessivamente alti e assolutamente irragionevoli se rapportati al normale consumo delle famiglie, slacci selvaggi che lasciano numerose famiglie, spesso con anziani disabili e minori, con i rubinetti a secco per lunghi periodi. Tutti i problemi evidenziati – concludono gli amministratori– sono conseguenza di una struttura (ambito unico) e di una gestione inadeguati e inefficienti»

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Un commento  - mostra commenti

  1. Michedessolis@gmail.com 29 Marzo 2018 15:07

    In Sardegna si aprono le porte degli hotel e agriturismo per i migranti e si chiudono le porte alle persone, sarde e residenti, nonché bisognose di terapie e assistenza. “Approdo” chiude non solo le porte a chi necessita di questa struttura ma nega una grande opportunità e le necessarie cure per i pazienti/ospiti e il supporto alle loro famiglie. Dovremo davvero fare i conti con la coscienza e rivedere meglio le necessità per il bene della nostra comunità, prima di tutto e di tutti..

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