Turismo sostenibile: la Sardegna punta sui borghi e la mobilità dolce

Sonia

Turismo sostenibile: la Sardegna punta sui borghi e la mobilità dolce

lunedì 26 Marzo 2018 - 05:19
Turismo sostenibile: la Sardegna punta sui borghi e la mobilità dolce

Lo stand Sardegna alla Fiera di Milano

 Turismo nei borghi, cammini e mobilità ‘dolce’ sono le progettualità con le quali la Sardegna si è presentata a “Fa’ la cosa giusta!”, la più importante fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, in programma sino a domani, 25 marzo, a FieraMilanoCity. «A Milano promuoviamo alcune specificità dei territori della Sardegna legate a segmenti del turismo lento ed esperienziale – ha detto l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas, intervenuta oggi all’evento – la sostenibilità ambientale ed economica è il loro filo conduttore, attorno ad essa stiamo costruendo un’offerta incentrata sulle comunità locali e le loro specificità agroalimentari e artigianali, capace di intercettare una domanda di vacanza specifica e in crescita sui mercati nazionali e internazionali, specie per le zone interne».

È la prima partecipazione della Regione, con uno spazio dedicato alla promozione della Sardegna, a ‘Fa la cosa giusta’, diventata negli anni manifestazione di riferimento per istituzioni, imprese e cittadini attenti a qualità e sostenibilità ambientale ed equità sociale, che diffonde ‘buone pratiche’ e valorizza specificità, innovazioni ed eccellenze. L’edizione 2018, la 15esima, propone in tre giorni 440 eventi – divisi in 11 sezioni tematiche, tra cui turismo, food, mobilità e moda -, cui partecipano 700 espositori. Nella scorsa edizione i visitatori sono stati in totale 70 mila, quest’anno la quota dovrebbe essere superata.

L’assessore Argiolas ha illustrato gli sviluppi del progetto regionale del ‘turismo dei cammini’ e di quello dei borghi, entrambi in linea con la nuova legge regionale sul turismo (n.16/2017) e con gli indirizzi promossi dal Mibact per il quadriennio 2016-2019. «Si tratta di un turismo legato a comunità incentrato sul benessere delle persone e sulla condivisione di culture ed esperienze tra viaggiatori e cittadini – ha spiegato – un’esperienza che consente di vivere al meglio il patrimonio paesaggistico e culturale alla scoperta di luoghi in cui l’accoglienza è considerata sacra”.

Il progetto regionale sui Cammini promuove in maniera organica itinerari spirituali e destinazioni di pellegrinaggio. Due di esse, Galtellì e Laconi, di cui erano presenti i sindaci – rispettivamente Giovanni Santo Porcu e Paola Zaccheddu – si sono promosse nello spazio Sardegna. Anche esponenti e guide della Fondazione Cammino di Santa Barbara hanno promosso nello stand l’itinerario, il più strutturato tra i percorsi iscritti al registro regionale, nonché unico sardo iscritto nell’Atlante dei Cammini del Mibact: 400 chilometri alla scoperta di natura, cultura e archeologia mineraria del Sulcis-Iglesiente. Spiritualità, accoglienza e turismo ‘lento’ sono invece i valori portanti anche dei “Luoghi francescani in Sardegna’, altra recente proposta del progetto regionale, un percorso ‘a tappe’, che si sviluppa in 14 comunità dove si insediarono i seguaci di san Francesco d’Assisi.

 L’altro segmento tematico messo in primo piano dall’assessorato sono i borghi: «uno spaccato di Sardegna autentica, uno straordinario patrimonio architettonico e culturale, paesaggistico e identitario, diffuso in tutta l’Isola – ha affermato Argiolas –  attorno ad essi si può costruire uno sviluppo turistico che valorizzi i progetti territoriali attraverso una governance centrale capace di creare sinergie tra i soggetti coinvolti. Nelle varie declinazioni associative, sono quasi 70 i Comuni sardi che sono certificati e hanno progettualità legate ai borghi».

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