Nuoro. Silenzio tombale sul futuro della comunità terapeutica “Approdo”: a fine mese la struttura chiuderà i battenti

Sonia

Nuoro. Silenzio tombale sul futuro della comunità terapeutica “Approdo”: a fine mese la struttura chiuderà i battenti

venerdì 16 Marzo 2018 - 17:33
Nuoro. Silenzio tombale sul futuro della comunità terapeutica “Approdo”: a fine mese la struttura chiuderà i battenti

Personale e responsabili della comunità "Approdo" (foto S.Novellu)

“Il diritto alla cura della salute mentale in Barbagia non si distrugge. Si tutela!” Lo slogan scritto a caratteri cubitali nella lavagna delle sale della comunità terapeutica “Approdo” vorrebbe essere di buon auspicio per i 15 dipendenti e i 3 pazienti ospiti della struttura. Ma il conto alla rovescia è iniziato inesorabilmente: se entro la fine del mese le istituzioni interessate (ATS e Assessorato regionale alla Sanità) non daranno risposte chiare e concrete sul futuro della struttura H24 per i pazienti sofferenti psichiatrici, si dovrà per forza chiudere e si andrà tutti a casa.

Uno scorcio della comunità

Uno scorcio della comunità “Approdo” (foto S.Novellu)

Questo è il messaggio spietato che nella mattinata di oggi, i responsabili della cooperativa “Approdi”, che dal 2012 gestiscono la casa di accoglienza, hanno riferito nel corso di una conferenza stampa organizzata nella vallata di Isalle, dove è ubicata la struttura. Un secondo appello che arriva venti giorni dopo il primo annuncio, nel quale era stato lanciato per la prima volta il grido di allarme da parte di Giovanna Murgia e Manuela Piredda, rispettivamente responsabile del centro e presidente della cooperativa (APPROFONDISCI).

A distanza di quasi un mese niente si è mosso o meglio, le mensilità arretrate sono in pagamento (da ottobre 2017 a marzo 2018) ma il punto nodale è che il numero dei pazienti da seguire è passato da 8 a 3 e con essi si sono ridotte anche le rette dell’ATS (l’Azienda per la tutela della salute), grazie alle quali si paga il personale della società.

La presidente della comunità Manuela Piredda (foto S.Novellu)

La presidente della comunità Manuela Piredda (foto S.Novellu)

Oggi, dunque, i 15 dipendenti, tra educatori, infermieri, oss, e psicologi, attraverso la presidente Manuela Piredda hanno ribadito che gli avvisi di licenziamento sono già stati inoltrati, con la conseguenza che i pazienti saranno dimessi e non si sa quale sarà la loro sorte. Per le loro famiglie oltre al danno si aggiunge la beffa perché la spietata legge dei tagli e della politica della riorganizzazione sanitaria non ha la delicatezza di trattare queste persone, che fin ora hanno seguito un percorso riabilitativo ben preciso, come individui deboli da tutelare ma bensì come pacchi postali da spostare da una parte all’altra.

Un dettaglio del documento della cooperativa

Un dettaglio del documento della cooperativa “Approdo” (foto S.Novellu)

A questo punto ci si interroga e le Istituzioni? In questi giorni di trattative fanno sapere i responsabili della comunità sono stati sentiti il direttore dell’ATS Fulvio Moirano, il direttore dell’ASSL di Nuoro Antonio Marras (che tra l’altro sta per lasciare l’incarico), l’assessore alla Sanità Luigi Arru e il capo di Gabinetto della Regione Gianni Salis, ma la risposta ricevuta è “vi faremo sapere” oltre il rimbalzo “burocratico” da un’ufficio all’altro.

L'intervento del deputato M5S Mara Lapia (foto S.Novellu)

L’intervento del deputato M5S Mara Lapia (foto S.Novellu)

A livello politico l’unico passo fatto è stata l’interrogazione da parte del consigliere regionale della Base Gaetano Ledda e la solidarietà da parte della neo eletta al Parlamento del Movimento 5 Stelle la nuorese Mara Lapia che in mattinata si è recata nella struttura per capire ulteriormente la situazione e per sostenere la battaglia degli operatori, dei pazienti e le loro famiglie. «L’amarezza – ha detto la deputata – è quella di constatare che gli ultimi continuino a rimanere tali; mi aspetto un segnale forte dalla Regione».

Uno scorcio della comunità

Uno scorcio della comunità “Approdo” (foto S.Novellu)

Per ora l’unico segnale certo è l’ennesimo fallimento sociale di un territorio già troppo segnato da tagli ai servizi e spopolamento, bisogna ricordare che la comunità “Approdo” è un fiore all’occhiello non solo per il Nuorese ma a livello regionale in quanto gli ospiti provengono da tutte le parti della Sardegna; una struttura che si dovrebbe difendere e tutelare non chiudere e affossare.

Sonia Meloni © Tutti i diritti riservati

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