Nuoro. La comunità terapeutica Approdo rischia la chiusura. Nessuna risposta dall’ATS-ASSL

Sonia

Nuoro. La comunità terapeutica Approdo rischia la chiusura. Nessuna risposta dall’ATS-ASSL

mercoledì 28 Febbraio 2018 - 14:36
Nuoro. La comunità terapeutica Approdo rischia la chiusura. Nessuna risposta dall’ATS-ASSL

Un momento della conferenza stampa

Silenzio anche da parte dell’Assessorato della Sanità

Dieci giorni di tempo per trovare una soluzione. L’orologio della cooperativa sociale Approdi, che a Nuoro gestisce la Comunità terapeutica riabilitativa e residenziale Approdo, operante nell’ambito della salute mentale, ha iniziato il suo conto alla rovescia verso la chiusura. A casa andrebbero tutti: sofferenti psichici e personale in organico. Quindici buste paga che, in tempi di crisi, sono davvero tante.

All’origine della situazione, resa nota stamane durante una conferenza stampa, ci sono le lungaggini burocratiche dell’ATS-ASSL, che da tempo sta procedendo alla riorganizzazione dei tetti di spesa legati alle patologie psichiatriche.

«La struttura – spiega Giovanna Murgia, responsabile della Comunità Approdo – è quasi vuota. A pieno regime abbiamo 8 pazienti in carico, ma da settembre siamo scesi a tre. La ATS-ASSL ha sospeso gli invii. Ci dicono di attendere, sappiamo che ci sono verifiche in corso, ma noi non possiamo più aspettare. Le ricognizioni non possono durare mesi. Tutto ciò crea enormi difficoltà. Senza pazienti non possiamo sopperire alle spese e non abbiamo i fondi per tenere il personale».

Inutili fino a questo momento tutti i solleciti inviati dalla cooperativa all’indirizzo dei vertici sanitari e politici: «abbiamo scritto ai referenti ATS-ASSL e richiesto un incontro urgente al direttore generale Fulvio Moirano, prosegue Murgia. Abbiamo avuto incontri in Assessorato alla Sanità per rappresentare la situazione alla parte politica. Ad oggi non abbiamo avuto riscontro».

Approdi ha già dato incarico anche a un legale per tutelare i suoi interessi. La Comunità terapeutica opera dal 2012 e fino ad agosto 2017 ha lavorato a pieno regime. La sua presenza a Nuoro, evidenzia Murgia, «è una risorsa per il territorio. Specialmente ora che c’è una domanda crescente di persone affette da sofferenze psichiatriche».

Da qui il paradosso di avere una struttura vuota e l’appello affinché qualcosa si sblocchi: «Vogliamo soluzioni concrete, sottolinea Murgia. Risposte certe. Ci devono dire se la Comunità serve o no. Le famiglie dei pazienti hanno diritto di sapere. E anche i dipendenti della cooperativa non possono più aspettare».

L’orologio scorre e per Approdo la sopravvivenza stimata non supererà la meta di marzo. Dopodiché i battenti della Comunità dovranno chiudere. All’appello non mancano solo i pazienti, ma anche gli arretrati delle spettanze dovute. Nei giorni scorsi, le casse della cooperativa hanno ricevuto i pagamenti maturati sino al mese di ottobre. Adesso si attende il resto. Troppo poco, tuttavia, per andare avanti: l’esiguo numero di ospiti presenti non consente di mantenere in piedi il servizio.

«Laddove non si giunga a una risoluzione della vertenza – conclude Murgia – il rischio è di quello di dover dimettere i pazienti ricoverati e licenziare il personale regolarmente assunto».

Sabrina Fara

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