Il Tg2 nella bufera: Orgosolo e il canto a tenore associati ai sequestri di persona

Sonia

Il Tg2 nella bufera: Orgosolo e il canto a tenore associati ai sequestri di persona

giovedì 15 Marzo 2018 - 05:50
Il Tg2 nella bufera: Orgosolo e il canto a tenore associati ai sequestri di persona

Il coro Tenore di Orgosolo nella grotta Sa Oche di Oliena (foto Karel)

Ancora una volta le immagini di Orgosolo vengono usate per parlare di cronaca nera sulle reti nazionali. Martedì sera, sul telegiornale di Rai 2, il centro barbaricino ha fatto da sfondo a un servizio di approfondimento sui sequestri e sul banditismo sardo, che ha fatto storcere il naso a molti.
Il servizio, firmato dal giornalista Vincenzo Freda, ha utilizzato non solo il paese, ma anche le voci dei Tenore Supramonte. Evidente il danno d’immagine per il comune e per il coro di Orgosolo. Ma non solo: questa volta i filmati e le musiche sono stati usati senza licenza da parte dei produttori, la società di video produzioni cagliaritana Karel.
«Il video andato in onda, tratto dal documentario “Supramonte“, realizzato nel 2013, è stato scaricato dai giornalisti Rai senza alcun permesso – sottolineano Davide e Luca Melis di Karel – si tratta di un danno di immagine per il nostro lavoro, per i Tenore Supramonte e per tutta la comunità orgolese».

Il video si trova su Youtube e mostra le spettacolari vedute aeree della montagna barbaricina accompagnate dal canto del Tenore Supramonte di Orgosolo. Registrato nella grotta Sa Oche di Oliena, ha raggiunto oltre quattrocento mila visualizzazioni proprio per la bellezza delle immagini e dei suoni.

«Il canto a tenore è riconosciuto Patrimonio immateriale dell’Unesco, vederlo associato ancora a episodi di violenza è per noi un danno ulteriore. Inoltre, il testo cantato dai Tenore Supramonte di Orgosolo è di Remundu Piras e parla di amore e nostalgia, quanto di più lontano dalle cronache di cui tratta il servizio giornalistico», evidenziano Davide e Luca Melis.
Le immagini firmate da Karel sono andate in onda insieme a frammenti d’epoca della Rai. Mischiate tra banditi del calibro di Graziano Mesina e Matteo Boe e insieme ai vari sequestri di persona messi a segno tra gli anni Sessanta e Novanta.
«Abbiamo registrato quel canto per un documentario sulle bellezze del territorio, l’accoglienza e l’ospitalità – ribadiscono le quattro voci del Tenore Supramonte di Orgosolo – e non certo perché venisse associato a servizi giornalistici sulla criminalità».
Sulla questione è intervenuto anche l’assessore regionale alla Cultura Giuseppe Dessena, originario di Nuoro, che si è unito alle critiche sull’uso improprio del video.
Non è la prima volta che i tg della Rai mandano in onda inchieste su crimini, omicidi e banditismo associando gli eventi a Orgosolo: nel maggio 2017, a corredo di un approfondimento sul Giro d’Italia, il Tg1 presentò un servizio sugli omicidi di Orune e Nule con le riprese di Orgosolo. 
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