Ponte di Oloè. “la Città in comune” chiede soluzioni urgenti

Sonia

Ponte di Oloè. “la Città in comune” chiede soluzioni urgenti

giovedì 15 Febbraio 2018 - 06:00
Ponte di Oloè. “la Città in comune” chiede soluzioni urgenti

Il ponte di Oloè (foto S.Novellu)

Il movimento “la Città in Comune” di Nuoro tiene alta l’attenzione sulla situazione che interessa il ponte di Oloè, chiuso da oltre un anno. La segreteria politica, composta da Francesco Fadda, Paolo Manca, Luigi Floris, Pierpaolo Saba e Maria Boi, «sollecita le Istituzioni affinché le proposte in itinere procedano speditamente e determino, finalmente, le soluzioni tangibili a cui le popolazioni hanno diritto e da troppo tempo aspettano».

Solidale con le popolazioni di Oliena e Dorgali, il movimento denuncia l’immobilismo a cui si è assistito sino ad ora: «il ponte di Oloè – si legge in una nota – rappresenta il classico esempio di emarginazione all’infinito. Quasi che il tempo in
Sardegna e nelle zone interne si sia fermato, scordando che sul territorio vivono persone sensibili e laboriose, che meritano profondo rispetto e attenzione».

La prima chiusura al traffico del ponte di Oloè era stata determinata a novembre nel 2013 dal passaggio del ciclone Cleopatra, che aveva provocato il crollo di una campata e la morte del poliziotto nuorese Luca Tanzi. Il ponte era stato riaperto a luglio del 2014, dopo un intervento di ripristino della viabilità costato 2,9 milioni di euro. All’inizio del 2017 il traffico aveva subito una seconda chiusura, causata da evidenti problemi strutturali. Poi la riapertura a senso unico alternato, decisa dalla Provincia, a cui erano seguiti pochi giorni dopo i sigilli della Procura di Nuoro, siglati dal giudice per le indagini preliminari, Mauro Puxeddu. 

Alla fine del 2017, la Regione Sardegna ha stanziato oltre 4 milioni di euro, utili per mettere in campo nuove opere di messa in sicurezza. In programma ci sono interventi conservativi e di ripristino. Ma prima ci sono i progetti da approvare e l’appalto da assegnare. Questioni non da poco e sulle quali è difficile dettare una tabella di marcia precisa.

Nel frattempo, c’è in ballo anche un progetto da 15 milioni di euro per la realizzazione di un nuovo ponte che attraversi il Cedrino. Sull’iniziativa sta lavorando l’ANAS, che al momento è ferma allo studio di fattibilità, sul quale la Regione ha già investito 600 mila euro. Resta in stand by anche la possibilità di realizzare un ponte militare, che consentirebbe di porre rimedio all’emergenza. Soluzione quest’ultima chiesta a gran voce anche dal Comitato cittadino di Oliena, che nelle scorse settimane si è rivolto al ministro della Difesa Roberta Pinotti (APPROFONDISCI). 

Per dare forza alle richieste, il Comitato Oliena scenderà in piazza il 24 di febbraio. In programma una manifestazione di protesta, che si svolgerà negli spazi adiacenti al ponte di Oloè.

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