I talassemici dell’ospedale San Francesco di Nuoro da tempo lamentano l’inadeguatezza degli spazi dove si effettuano le trasfusioni. «Siamo costretti a stare uno appiccicato all’altro. La nostra privacy viene violata ogni giorno, insieme alla nostra dignità. Se dobbiamo parlare o farci visitare dal medico dobbiamo farlo davanti a gli altri in quanto non abbiamo neanche una saletta per parlare in privato», aveva denunciato oltre due mesi fa Iole Mulas.

La risposta dell’Area socio sanitaria locale non si era fatta attendere. Attraverso la responsabile del Servizio comunicazione e relazioni esterne, Mariangela Mameli, i vertici di Nuoro avevano ammesso la grave situazione: «come è noto da tempo, anche ai malati, oltre che alla direzione del Servizio trasfusionale della ASSL di Nuoro, è vero che i locali destinati all’Ambulatorio trasfusionale sono insufficienti rispetto ai volumi di attività che in essi si svolgono. Tuttavia, in attesa della consegna dei nuovi locali e senza ricorrere a tagli nell’assistenza, sono stati individuati ulteriori spazi provvisori che saranno a disposizione in tempi brevissimi» (APPROFONDISCI), 

«Oggi – comunica la ASSL – gli spazi sono quasi pronti. Si tratta di una stanza non definitiva. I nuovi locali non sono ancora pronti, ma abbiamo individuato una soluzione più idonea alle esigenze dei pazienti».

La data esatta del trasloco non è ancora stata fissata, ma la speranza è che i tempi non si allunghino ulteriormente. Non è chiaro neppure dove i talassemici saranno trasferiti. Secondo indiscrezioni, il locale individuato dovrebbe essere quello della ludoteca, collegato al vecchio reparto di pediatria, attualmente in disuso.

Sabrina Fara

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