Trasferimento in spazi provvisori per i talassemici di Nuoro. Presto i nuovi locali?

Sonia

Trasferimento in spazi provvisori per i talassemici di Nuoro. Presto i nuovi locali?

venerdì 01 Dicembre 2017 - 06:00
Trasferimento in spazi provvisori per i talassemici di Nuoro. Presto i nuovi locali?

L'attuale ambulatorio trasfusionale dei talassemici dell'ospedale San Francesco di Nuoro

Si mettono in moto anche le autoemoteche ferme da un anno

Arrivano buone notizie per i talassemici dell’ospedale San Francesco di Nuoro. Dopo la denuncia inoltrata da Iole Mulas, i vertici della Azienda socio sanitaria locale ammettono l’insufficienza degli spazi utilizzati per le trasfusioni e annunciano la predisposizione di un’area provvisoria, in attesa di nuovi locali appositamente dedicati.

Ma andiamo con ordine. Il 20 novembre, Iole Mulas scrive una mail indirizzata ai vertici aziendali e denuncia: «Siamo in un buco di 4×4 dove se ci va bene siamo in 9 pazienti su poltroncine di fortuna rotte, senza bracciolo per poggiare il braccio e con i pochi sostegni delle sacche rotti. La nostra privacy viene violata ogni giorno, insieme alla nostra dignità. Se dobbiamo parlare o farci visitare dal medico dobbiamo farlo davanti a gli altri in quanto non abbiamo neanche una saletta per parlare in privato».

La risposta non si fa attendere. La ASSL, attraverso la responsabile del Servizio comunicazione e relazioni esterne, Mariangela Mameli, inoltra la sua mail il 29 novembre e chiarisce: «come è noto da tempo, anche ai malati, oltre che alla direzione del Servizio trasfusionale della ASSL di Nuoro, è vero che i locali destinati all’Ambulatorio trasfusionale sono insufficienti rispetto ai volumi di attività che in essi si svolgono. Tuttavia, in attesa della consegna dei nuovi locali e senza ricorrere a tagli nell’assistenza, sono stati individuati ulteriori spazi provvisori che saranno a disposizione in tempi brevissimi».

A breve, dunque, i pazienti talassemici dovrebbero essere trasferiti. Tuttavia, la tempistica non è chiara né per quanto riguarda il trasloco dagli spazi attuali a quelli provvisori né per il trasferimento definitivo nei nuovi locali.

Per quanto riguarda la situazione relativa agli arredi, invece, la ASSL nega categoricamente la situazione denunciata da Mulas: «ho verificato personalmente – evidenzia Mariangela Mameli – che non corrisponde al vero la sua descrizione relativa allo stato degli arredi (poltrone, aste portaflebo ed altro) poiché gli arredi a disposizione sono in quantità sufficiente, nuovi, funzionali e funzionanti».

Insiste, invece, la paziente talassemica che commenta così la risposta della responsabile del Servizio comunicazione e relazioni esterne: «la signora Mameli dice di aver verificato di persona la situazione e nega quanto da me riportato in merito ai sostegni delle flebo e alla poltrone. Lei dice di aver trovato tutto nuovo, ma probabilmente ha visitato un altro reparto, non il nostro».

Per quanto riguarda il riavvio delle autoemoteche nuoresi, ferme da oltre un anno, il servizio comunicazione e relazioni esterne della ASSL annuncia di aver finalmente siglato la convenzione con l’AVIS locale. Entro l’anno, dunque, i mezzi per la raccolta del sangue, parcheggiati a Nuoro e Sorgono, dovrebbero ripartire, ponendo fine a una situazione incresciosa che avrebbe inciso particolarmente anche sulla qualità di vita dei talassemici (APPROFONDISCI).

Anche in questo caso, tuttavia, i tempi non sono certi. Dal primo annuncio della messa in moto dei motori alla firma della convenzione è passato un mese (APPROFONDISCI). Ora c’è da firmare la delibera. 

Sabrina Fara

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