Luigi Di Maio a Nuoro. “Questa è la terra di Berlinguer ma dov’è finita questione morale in Sardegna?”

Salvatore

Luigi Di Maio a Nuoro. “Questa è la terra di Berlinguer ma dov’è finita questione morale in Sardegna?”

lunedì 05 Febbraio 2018 - 09:40
Luigi Di Maio a Nuoro. “Questa è la terra di Berlinguer ma dov’è finita questione morale in Sardegna?”

Luigi di Maio, durante l'incontro a Nuoro (foto S.Littarru)

Siamo la prima forza politica del paese, siamo arrivati così in alto è perché siamo onesti”

Viso pulito e colorito olivastro, esaltato dal candore della camicia, dopo la tappa a Cagliari e quella a Carbonia, Luigi Di Maio, candidato alla Presidenza del Consiglio per il MoVimento Cinque Stelle, nel pomeriggio di ieri è approdato a Nuoro dove ad accoglierlo, negli spazi dell’Ex Mercato Civico di piazza Mameli, ha trovato una nutrita folla di simpatizzanti e curiosi.

Luigi di Maio, durante l'incontro a Nuoro (foto S.Littarru)

Luigi di Maio, durante l’incontro a Nuoro (foto S.Littarru)

GLI IMPRESENTABILI: A fare da cornice alla visita in Sardegna del leader del M5S è lo scontro con Matteo Renzi sui candidati “impresentabili” del PD, la cui lista Di Maio ha pubblicato sul blog del MoVimento con la precisazione – fatta nel Capoluogo regionale ieri mattina e ribadita ieri sera in quello barbaricino: “Chi si è permesso di diffamare il M5S dicendo che abbiamo in lista degli impresentabili si faccia un esame di coscienza. Noi abbiamo tutti incensurati, sono gli altri che hanno una serie di impresentabili dei quali chiediamo il ritiro dalle liste… chiedo a Renzi di far ritirare i suoi dalle liste, gente che è sotto processo per reati gravi e che ha fatto azioni politiche indegne. A loro daremo lo stesso modulo che ha compilato ieri Emanuele Dessì come atto di impegno per rinunciare alla sua candidatura”. Gli butta in faccia poi il nome di “Luca Lotti, indagato nel caso Consip”, quelli di Umberto Bossi e Roberto Formigoni, passando per Luigi Cesaro, detto “Giggino ‘a purpetta” e “Franco Alfieri, il ‘signore delle fritture’ elogiato dal governatore campano perché sa fare le clientele come Cristo comanda”. Attacca anche la stampa, a suo dire colpevole di esaltare le vicende di una parte e di sorvolare su quelle dell’altra.

Mentre il leader PD, intanto, minimizza su Facebook, dal palco nuorese Di Maio contrattacca: “Renzi, anziché ritirare i suoi e chiedere scusa agli italiani ha deciso di difendere la sua truppa di impresentabili e…  si permette di fare la morale a noi sulle amicizie di un candidato che ha preso l’impegno a rinunciare a candidatura ed elezione, lui che é segretario di un partito che ha preso migliaia di euro da Buzzi da mafia capitale e ha partecipato a una cena di finanziamento del Pd. Proprio lui, che è segretario di un partito che in 4 anni ha ricevuto 9 milioni di euro di finanziamenti che nessuno sa da dove vengono (da gente come Buzzi?). Lui che ha spifferato a De Benedetti il decreto sulle popolari che ha permesso all’editore di Repubblica un plusvalore di 600.000 euro alla faccia dei risparmiatori sul lastrico. Lui che non ha detto una parola sui candidati impresentabili del suo vero alleato Berlusconi”. “Ci risparmi le sue parole – conclude – gonfie di retorica e ipocrisia. Ci dica quanti soldi gli ha dato Buzzi dei 9 milioni di euro arraffati dal Pd che non hanno un nome e un volto e ritiri gli impresentabili”.

Alcuni dei candidati M5S durante l'incontro con Di Maio a Nuoro (foto S.Littarru)

Alcuni dei candidati M5S durante l’incontro con Di Maio a Nuoro (foto S.Littarru)

LA QUESTIONE MORALE: A Nuoro il leader M5S si interroga su dove sia finita questione morale in Sardegna? “Siete la regione che ha dato i natali a Berlinguer, ma che fine ha fatto da voi la questione morale? Avete candidati coinvolti nella P3 (riferendosi a Ugo Cappellacci) e indagati per altri reati”.

GLI IMMIGRATI: “Sugli immigrati dico che se dobbiamo accogliere chi fugge dalle guerre lo faremo, ma non mi vengano a dire che tutti quelli che arrivano sono in emergenza. I partiti ci hanno fatto i soldi con l’immigrazione; e non solo loro, anche tanti albergatori”.

SIAMO ONESTI E ABBIAMO I NUMERI PER GOVERNARE: “Siamo la prima forza politica del paese, non dobbiamo mai dimenticarlo. Ricordatevi che se siamo arrivati così in alto è perché siamo onesti. Loro non hanno i numeri per governare – ha aggiunto Di Maio – Forza Italia più Lega non arrivano al 51%, né ci arrivano Forza Italia più il Pd. Hanno fatto una legge elettorale per escluderci, ma se vogliono portare avanti la legislatura devono venire da noi altrimenti se ne tornano a casa”. Con queste parole Luigi Di Maio ha concluso l’incontro salutando i “cittadini” nuoresi dopo la presentazione – da parte di Mario Puddu – dei canditati sul territorio regionale, tra loro anche un rappresentante del movimento pastori sardi.

L’appuntamento è per oggi a Sassari, alle ore 12,00 al Cinema Moderno, e poi Olbia, alle 17.30 al Blue Marine, per la seconda e ultima giornata del tour sardo.

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