Paziente gravissimo trasferito da Iglesias a Nuoro: è scontro Pili-Arru

Salvatore

Paziente gravissimo trasferito da Iglesias a Nuoro: è scontro Pili-Arru

sabato 20 Gennaio 2018 - 20:21
Paziente gravissimo trasferito da Iglesias a Nuoro: è scontro Pili-Arru

Nuoro, l'ospedale San Francesco (© foto S.Novellu/Cronache Nuoresi)

Pili minaccia denuncia. Arru: “tutto nella norma”

«È successo tutto stanotte per l’ennesimo sfascio della sanità sarda. Ospedali dimezzati e reparti chiusi e pazienti in emergenza trasferiti a 200 km di distanza”, attacca Pili che preannuncia l’intenzione di presentare una denuncia “per interruzione di pubblico servizio».

È scontro aperto tra il deputato di Unidos, Mauro Pili, e l’assessore regionale della Sanità Luigi Arru sul caso di un paziente che dal pronto soccorso del CTO di Iglesias è stato trasferito all’ospedale di Nuoro.

«Quanto avvenuto ieri notte a Iglesias è assolutamente nella norma, risponde all’organizzazione della rete ospedaliera e non ha comportato alcun rischio per il paziente. Solo chi parla senza alcuna cognizione di causa può vederci malasanità» – replica l’assessore Arru.

Secondo Pili, invece, “quello accaduto all’ospedale Cto di Iglesias è roba da terzo mondo della sanità con un paziente gravissimo costretto ad un trasferimento a Nuoro per mancanza di posti letto nel raggio di 200 km – osserva. È la fotografia evidente di una politica gestionale della sanità sarda che ormai mette a rischio la vita dei pazienti giocata su tagli».

«Il paziente è arrivato al Pronto Soccorso del Cto con un grave problema neurochirurgico – risponde Arru – gli operatori dell’ospedale di Iglesias hanno verificato la disponibilità di ricovero in uno dei centri con la Neurochirurgia, quindi San Michele a Cagliari, San Francesco a Nuoro e Santissima Annunziata a Sassari. Accertata la possibilità di ricovero a Nuoro, il paziente è stato trasferito in ambulanza, accompagnato da due rianimatori. Nessuna interruzione di servizio pubblico, nessun reparto dimezzato, né altri deliranti scenari – spiega l’assessore – tutto nella normale ed efficiente gestione di un paziente che deve essere seguito nel centro più attrezzato e organizzato. Se di sfascio vogliamo parlare – conclude – è quello di certa politica strillata e superficiale, che rincorre la visibilità mediatica anche a scapito della verità dei fatti».

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