Ponte di Oloè: 4 milioni di euro per la riapertura. Ma il futuro resta incerto

Sonia

Ponte di Oloè: 4 milioni di euro per la riapertura. Ma il futuro resta incerto

venerdì 15 Dicembre 2017 - 06:00
Ponte di Oloè: 4 milioni di euro per la riapertura. Ma il futuro resta incerto

Gli agenti della Questura appongono i sigilli al ponte di Oloè

Entro gennaio pronta la strada provvisoria da Pappaloppe alla provinciale 46

Continua l’odissea che dall’alluvione del 2013 interessa il Ponte di Oloè. Dopo i 2 milioni e 900 mila euro spesi per il ripristino della viabilità, interrotta dopo il passaggio del ciclone Cleopatra, nelle casse della Provincia di Nuoro sono arrivati dalla Regione altri 4 milioni 117 mila di euro, che serviranno per la messa in sicurezza dell’importante collegamento viario.

In programma ci sono interventi conservativi e di ripristino. Ma prima ci sono i progetti da approvare e l’appalto da assegnare. Questioni non da poco e sulle quali è difficile dettare una tabella di marcia precisa.

«Abbiamo previsto il consolidamento delle sponde del ponte che poggiano sulla terra ferma e il rafforzamento di tutti i piloni», spiega il commissario straordinario di Oliena, Manuel Delogu. 

In campo tutte le opere contenute nelle prescrizioni formulate dalla Procura di Nuoro, che a giugno scorso ha ordinato il sequestro del ponte di Oloè, insieme al collocamento di barriere inamovibili. L’obiettivo è quello di portare a termine i lavori per poi chiedere un riesame del provvedimento di chiusura siglato dal giudice per le indagini preliminari, Mauro Puxeddu. Un piano su cui non c’è alcuna certezza di riuscita, ma sul quale si vuole investire il tutto per tutto.

Intanto, va avanti il progetto del comune di Oliena per sistemare la strada rurale che dal ponte romano di Pappaloppe sbuca nella provinciale 46 (Oliena-Dorgali). Un soluzione tampone che consentirà di aggirare il ponte di Oloè, ma sarà fruibile solo per i mezzi di piccola cilindrata. L’amministrazione comunale ha affidato i lavori alla ditta Domenico Cugutti di Benetutti. Le opere partiranno immediatamente e la strada dovrebbe essere fruibile già a metà gennaio. Costo dell’intervento: 80mila euro reperiti nei fondi del bilancio comunale.

In sospeso ci sono anche i 400mila euro stanziati dalla Protezione Civile per la realizzazione di un guado, che dovrebbe sorgere sempre in località Pappaloppe e sbucherà, anche in questo caso, direttamente sulla provinciale 46, a circa un chilometro dal ponte di Oloè. Per l’avvio dei lavori mancherebbe ancora il cronoprogramma definitivo, ma le procedure sarebbero a buon punto. Il guado consentirebbe il passaggio anche dei mezzi agricoli e dei camion, agevolando così la circolazione stradale.

Prosegue anche il lavoro dell’Anas che ha in mente di realizzare un nuovo ponte di Oloè in sostituzione dell’attuale. Il progetto preliminare, costo 15 milioni di euro, che la Regione si è già detta pronta a finanziare, al momento è fermo allo studio di fattibilità. Resta in stand by anche la possibilità di realizzare un ponte militare, che consentirebbe di porre rimedio all’emergenza. Difficile in questo caso parlare di costi, ma di certo non sarebbe un’opera di beneficenza.

La storia del ponte di Oloè assomiglia un po’ a una telenovela, dove ognuno dice la sua e nessuno sembra sapere bene come muoversi. In ballo tanti soldi spesi e da spendere, ma la soluzione definitiva ai problemi sembra lontana. I più penalizzati sono gli abitanti di Oliena, Dorgali e Orgosolo, che da mesi protestano e chiedono soluzioni idonee per risolvere la situazione una volta per tutte. In prima linea c’è il Comitato Oliena, impegnato nella battaglia per la riapertura del ponte, dopo la bagarre politica che ha portato alle dimissioni della giunta Salis.

La prima chiusura al traffico del ponte di Oloè era stata determinata, a novembre del 2013, dal passaggio del ciclone Cleopatra, che aveva provocato il crollo di una campata e la morte del poliziotto nuorese Luca Tanzi. Il ponte era stato riaperto a luglio del 2014, dopo un intervento di ripristino della viabilità costato 2,9 milioni di euro. All’inizio del 2017 il traffico aveva subito una seconda chiusura, causata da evidenti problemi strutturali. Poi la riapertura a senso unico alternato, decisa dalla Provincia, a cui erano seguiti pochi giorni dopo i sigilli della Procura di Nuoro.

Sabrina Fara

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