Unicef: la Sezione Nuoro impegnata per tutelare i diritti dei bambini

Sonia

Unicef: la Sezione Nuoro impegnata per tutelare i diritti dei bambini

giovedì 23 Novembre 2017 - 12:27
Unicef: la Sezione Nuoro impegnata per tutelare i diritti dei bambini

La presidente dell'Unicef Lisetta Bidoni

L’ultima evento  è stato il 20 novembre scorso,  in occasione del del 28° anniversario dell’approvazione della Convenzione ONU su i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. l’UNICEF di Nuoro ha organizzato presso il Teatro Eliseo uno spettacolo per richiamare l’attenzione e sensibilizzare i cittadini sul dramma di milioni di bambini e bambine vittime di conflitti, disastri naturali ed epidemie. Il capoluogo barbaricino assieme a tutto il territorio del Nuorese e dell’Ogliastra è sempre stato sensibile alle tematiche dell’infanzia, ecco perché la causa dell’UNICEF viene sposata appieno dalle nostre comunità., impegnando quotidianamente tanti operatori locali primi fra tutti Lisetta Bidoni

presidente Provinciale Nuoro – Ogliastra dell’ UNICEF (Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia).

Lisetta Bidoni, che da due anni è in prima linea sul fronte dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, è stata tra i principali promotori dell’ultima manifestazione nuorese, utile  per raccogliere i fondi  per i vari interventi di assistenza umanitaria e di sviluppo nel mondo. La presidente, nel dettaglio illustra tutte le attività che l’organizzazione  mondiale per l’infanzia porta avanti per tutelare i tanti bambini privati quotidianamente dei loro essenziali diritti.

Campi di intervento. L’Unicef opera in 156 Paesi e territori nel mondo, con programmi di assistenza diretta. 36 Paesi e territori in via di sviluppo, con programmi di sviluppo nel campo sanitario con la lotta all’AIDS, dei servizi, delle forniture d’acqua, dell’istruzione e dell’assistenza delle madri.

Minori non accompagnati – Italia. Nel 2016 oltre 25000 minori non accompagnati o separati dalle loro famiglie, hanno rischiato la vita per arrivare in Italia, fuggendo da situazioni disperate di guerra, violenza e povertà. La maggior parte sono stati salvati in mare dopo un salvataggio lungo e pericoloso. L’UNICEF insieme a Intersos è presente sulle navi della Guardia costiera, inoltre sempre l’UNICEF ha allestito spazi appositamente ideati per accogliere i bambini più piccoli. Violenza. 12 milioni di bambini nel mondo sono vittime di violenze sessuali, 6 bambini su 10 sono soggetti a maltrattamenti e punizioni fisiche. L’UNICEF offre sostegno a genitori, tutori e famiglie; aiuto psicosociale a bambini e adolescenti; promuove leggi e politiche a protezione dell’infanzia, raccolte di dati e ricerche.

Conflitti e guerre. Quasi 250 milioni di bambini vivono in zone e regioni coinvolte da conflitti armati, L’UNICEF garantisce ai bambini alimenti, salvavita, acqua potabile, medicine, protezione nelle zone di guerra, sostegno psicologico e speciali programmi di reinserimento e recupero dai traumi per gli ex bambini soldato.

Malattie. 16000 bambini perdono la vita ogni giorno per malattie curabili o prevenibili con le vaccinazioni. L’UNICEF fornisce vaccinazioni a oltre un terzo dei bambini nel mondo. In caso di emergenza, conflitti o catastrofi naturali, interviene con campagne di vaccinazione infantile di massa per evitare il diffondersi delle epidemie.

Malnutrizione. Circa 200 milioni di bambini nel mondo soffrono di malnutrizione, ogni anno quasi la metà dei bambini sotto i 5 anni muore per cause correlate a esso.

Disastri naturali. 175 milioni di bambini vivono in zone a rischio disastri naturali. Durante un’alluvione, un terremoto o un tifone i bambini sono i più vulnerabili ed esposti anche a malattie, malnutrizione, violenza e sfruttamento. L’UNICEF nelle emergenze fornisce informazioni sulla prevenzione delle infezioni, garantisce acqua potabile e servizi igienici, alimenti terapeutici, spazi a misura di bambino per l’istruzione e il sostegno psicosociale.

Matrimoni infantili. Circa 700 milioni di donne al mondo si sono sposate prima di raggiungere i 18 anni, alcune addirittura prima dei 15 anni. Le bambine costrette a sposarsi sono private dei loro diritti fondamentali ed esposte a rischi sanitari, come la gravidanza precoce, talvolta fatali per i loro giovani corpi.

Lavoro minorile. 150 milioni di bambini tra i 5 e i 14 anni sono coinvolti, nei paesi in via di sviluppo, in forme di lavoro minorile dannose per la loro salute e il loro sviluppo. Lavoro, che li condanna a una vita senza giochi né istruzione. L’UNICEF condanna le peggiori forme di sfruttamento del lavoro minorile, anche attraverso programmi di istruzione informale e sussidi in denaro alle famiglie più povere.

Michele Pintore © Tutti i diritti riservati 

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