Oliena: nonostante i disagi il ponte di Oloè resta chiuso

Sonia

Oliena: nonostante i disagi il ponte di Oloè resta chiuso

mercoledì 15 Novembre 2017 - 13:42

Il ponte di Oloè non riaprirà nel breve periodo. Questo è certo. La Provincia di Nuoro ha avviato tutte le procedure che dovrebbero portare verso la messa in sicurezza dell’importante collegamento viario, ma quanto tempo ci vorrà è difficile dirlo.

In programma ci sono interventi conservativi e di messa in sicurezza. Ma prima ci sono i soldi da trovare, manca ancora una stima certa dei costi, i progetti da approvare e l’appalto da assegnare. Questioni non da poco e sulle quali è difficile dettare una tabella di marcia precisa. Forse già entro l’anno si riuscirà a sbloccare qualcosa, ma per l’avvio dei lavori si dovrà attendere ancora.

«Il ponte così com’è non può essere riaperto – evidenzia Costantino Tidu, amministratore straordinario della Provincia di Nuoro – ma abbiamo attivato tutte le procedure per eseguire le opere necessarie».

L’obiettivo è quello di portare a termine i lavori per poi chiedere un riesame del provvedimento di chiusura disposto della Procura di Nuoro, che a giugno scorso ha ordinato il sequestro del ponte di Oloè, insieme al collocamento di barriere inamovibili.

«Sarebbe azzardato chiedere ora la rimozione del provvedimento disposto dalla magistratura – spiega Tidu – le condizioni al momento non ci sono. Solo alla conclusione dei lavori penseremo di rivolgerci al Tribunale per chiedere un riesame che porti verso la riapertura dell’infrastruttura».

Gli agenti della Questura appongono i sigilli al ponte di Oloè

Gli agenti della Questura appongono i sigilli al ponte di Oloè

Nel frattempo, il commissario straordinario di Oliena, Manuel Delogu, annuncia di aver trovato i soldi necessari per sistemare la strada rurale che dal ponte romano di Pappaloppe sbuca nella provinciale 46 (Oliena-Dorgali). Un soluzione tampone che consentirà di aggirare il ponte di Oloè, ma sarà fruibile solo per i mezzi di piccola cilindrata. Il progetto è quasi pronto e gli 80mila euro necessari sono già stati reperiti nei fondi del bilancio comunale. L’assegnazione dell’appalto è prevista entro un mese e i lavori dovrebbero partire subito.

In sospeso restano, invece, restano i 400mila euro stanziati dalla Protezione Civile per la realizzazione di un guado, che sorgerà sempre in località Pappaloppe e sbucherà, anche in questo caso, direttamente sulla provinciale 46, a circa un chilometro dal ponte di Oloè. Per l’avvio dei lavori mancherebbe ancora il cronoprogramma definitivo, ma le procedure sarebbero a buon punto.

Nei giorni scorsi il Comitato Oliena, che da tempo si batte per la riapertura del ponte, dopo la bagarre politica che ha portato alle dimissioni della giunta Salis, ha incontrato il commissario Delogu per fare il punto sulla situazione.

Nel corso del colloquio, i componenti del comitato hanno avuto delucidazioni sullo stato dell’arte e sulle intenzioni dell’amministrazione comunale e provinciale. Per ora l’unica certezza resta il sequestro del ponte disposto dalla magistratura. Chi sperava che la Provincia avesse già avviato la strada del riesame resterà deluso. Prima si dovrà pensare alla messa in sicurezza dell’infrastruttura e solo dopo si darà mandato ai legali per chiedere l’annullamento del provvedimento.

La prima chiusura al traffico del ponte di Oloè era stata determinata, a novembre nel 2013, dal passaggio del ciclone Cleopatra, che aveva provocato il crollo di una campata e la morte del poliziotto nuorese Luca Tanzi. Il ponte era stato riaperto a luglio del 2014, dopo un intervento di ripristino della viabilità costato 2,9 milioni di euro. All’inizio del 2017 il traffico aveva subito una seconda chiusura, causata da evidenti problemi strutturali. Poi la riapertura a senso unico alternato, decisa dalla Provincia, a cui erano seguiti pochi giorni dopo i sigilli della Procura di Nuoro, siglati dal giudice per le indagini preliminari, Mauro Puxeddu

Da allora l’infrastruttura resta interdetta al traffico, con tutti i disagi conseguenti per la popolazione. I più penalizzati sono gli abitanti di Oliena, Dorgali e Orgosolo, che da mesi protestano e chiedono soluzioni idonee per risolvere il problema una volta per tutte.

Sabrina Fara

© Tutti i diritti riservati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Sostieni l'informazione libera e indipendente di Cronache Nuoresi