Leonardo Moro: “il futuro della pubblica lettura a Nuoro compromesso da Regione e Comune”

Sonia

Leonardo Moro: “il futuro della pubblica lettura a Nuoro compromesso da Regione e Comune”

martedì 19 Settembre 2017 - 12:56
Leonardo Moro: “il futuro della pubblica lettura a Nuoro compromesso da Regione e Comune”

L'ingresso ala Biblioteca Satta (foto S.Novellu)

«Si susseguono sollecitazioni per agire e salvare la biblioteca Satta, si bisticcia sui ritardi, su omissioni e poltrone, si scoprono nomi, cognomi e professioni. Nessuno parla del progetto di biblioteca. Il Comune ha due grandi colpe: non si occupa da due anni abbondanti del futuro della biblioteca, non ha alcuna idea di sistema bibliotecario, ma ha ben chiare le poltrone annesse e connesse, alla figura del commissario si aggiungerà ora la figura del direttore, staremo a vedere, non versa da due anni il contributo dovuto per statuto adducendo scuse inconsistenti e pretestuose, compromette il bilancio del Consorzio e provoca indirettamente il licenziamento di tanti lavoratori e, direttamente, il ridimensionamento dei servizi bibliotecari» lo denuncia il consigliere dell’opposizione del PD Leonardo Moro che interviene sull’argomento.

L'intervento di Leonardo Moro nel carcere di Badu 'e Carros (foto S.Novellu)

Leonardo Moro (foto S.Novellu)

«Da una parte la Regione ha la colpa di non attuare la legge di riordino degli enti locali, dall’altra gli amministratori che palesano mancanza di autorevolezza e spirito di rivalsa sia nei confronti della Regione e sia, cosa molto più grave, nei confronti dell’apparato burocratico della biblioteca stessa. Se proviamo a ricostruire questi ultimi due anni possiamo verificare il danno fatto. Da subito, dal Comune, combattono la commissaria Mulas che si dimette a dicembre, la sostituiscono solo dopo tre mesi col commissario Puggioni che resta in carica fino al 30 giugno 2017, dopo altri tre mesi, forse, si nominerà un altro commissario». Prosegue Moro: «dal Comune non versano per due anni, poi fanno la variazione al bilancio con l’elemosina dei 108 mila euro, manifestando la più completa inaffidabilità, non versando neanche quelli».

«La preoccupante tolleranza di tanta irresponsabilità completa il dramma, si perdono posti di lavoro, si tagliano servizi importanti, non si ha l’accortezza di proporre alcunché, insomma, si gioca impunemente con la pelle dei lavoratori e dei cittadini. E allora la Regione nomini questo commissario, si intimi ai soci di versare le quote storiche, si approvi il bilancio e si ridisegni la veste giuridica dell’ente. La politica, o quello che ne rimane, provi a pensare al futuro del polo bibliotecario».

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