Al via il processo per i delitti Monni Masala. Tra i testimoni: la mamma e la fidanzata di Gianluca

Sonia

Al via il processo per i delitti Monni Masala. Tra i testimoni: la mamma e la fidanzata di Gianluca

giovedì 14 Settembre 2017 - 14:20
Al via il processo per i delitti Monni Masala. Tra i testimoni: la mamma e la fidanzata di Gianluca

Un momento del processo

Si è aperto oggi in Corte d’Assise a Nuoro il processo per il duplice omicidio di Gianluca Monni e Stefano Masala (il cui corpo non è mai stato ritovato). Sul banco degli imputati Alberto Cubeddu accusato, assieme al cugino Pietro Paolo Pinna, di essere i responsabili della morte di entrambi i giovani, rispettivamente di Orune e Nule, e i testimoni oculari dell’efferato delitto.

Tra le testimonianze più importanti rilasciate nella mattinata odierna quelle della mamma e della fidanzata di Gianluca Monni. Entrambe hanno confermato che il giorno delle Cortes Apertas a Orune, ci fu una rissa dopo che Pietro Paolo Pinna aveva molestato la fidanzata di Gianluca Monni.

«Nei giorni seguenti, i genitori di Pinna cercarono un incontro chiarificatore con noi e nostro figlio» – ha testimoniato la mamma.  «Nelle loro parole – ha poi precisato – «non c’è mai stato un gesto di pentimento» anzi secondo quanto dichiarato in sede processuale, il padre di Enrico Pinna si sarebbe messo a ridere e a sottovalutare il diverbio come una ragazzata e, nonostante la ricostruzione dei fatti secondo la quale Pinna, dopo la rissa, avrebbe puntato la pistola alla tempia di Monni, il padre di Pinna avrebbe detto: «non avrà avuto paura di un’arma dove c’era anche la doppia sicura».

Dopo la mamma è stata la volta della fidanzata di Gianluca, Eleonora, che ha confermato che fu proprio Pinna a provocare: «faceva gesti inappropriati nei miei confronti e Gianluca gli disse di allontanarsi dalla sala da ballo».

A proposito dell’arma in questione, poi, anche lei ha confermato che il padre di Pinna sottovalutò il gesto dicendole in modo ironico che non si sarebbe dovuta spaventare dopo aver saputo che il figlio aveva puntato l’arma al fidanzato.

Poi la ricostruzione dei fatti relativi al giorno del delitto.

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