Dopo 128 anni il consiglio comunale di Nuoro dice no ai treni lumaca

Sonia

Dopo 128 anni il consiglio comunale di Nuoro dice no ai treni lumaca

martedì 18 Luglio 2017 - 12:00
Dopo 128 anni il consiglio comunale di Nuoro dice no ai treni lumaca

Un momento del Consiglio Comunale (foto Cronache Nuoresi)

Un incontro con il Presidente della Regione Francesco Pigliaru per chiedere l’ammodernamento della tratta ferrovia Nuoro-Macomer e il collegamento del capoluogo barbaricino con i principali centri dell’Isola.

La richiesta è stata votata all’unanimità ieri dal consiglio comunale cittadino, dopo un lungo dibattito conclusosi in tarda serata.

L’iniziativa avanzata dall’opposizione politica è stata introdotta dal consigliere del PD Leonardo Moro sulla base della petizione sottoscritta da oltre 2.500  persone e promossa dal Comitato Trenitalia Nuorese.

«Il tracciato ferroviario della Nuoro – Macomer risale al 1889 sarebbe doveroso adeguare i binari agli standard di sicurezza e velocità che consentano a tutto il nuorese e ai turisti nazionali e stranieri nel 2017 di ripartire e raggiungere Nuoro in tempi ragionevoli» questo è ciò che il consiglio comunale ha ribadito.

«420 milioni di euro sono stati stanziati per le ferrovie sarde nel quadriennio 2016-2020 come annunciato dal Presidente Pigliaru e non risulta compresa nel programma degli interventi la tratta Nuoro-Macomer» ha affermato ieri l’avvocato Claudio Solinas presidente del Comitato Trenitalia Nuorese aggiungendo: «il problema principale che la Regione Sardegna dovrebbe prendere in considerazione per i trasporti nel nostro territorio, non è la priorità di introdurre i treni veloci ma portare i binari da scartamento ridotto a scartamento ordinario  e successivamente creare con costi sostenibili i collegamenti diretti dalla Sardegna centrale con tutta la restante parte dell’Isola».

L’altro importante argomento all’ordine del giorno è stato il Consorzio Universitario nuorese.

Il Commissario straordinario Fabrizio Mureddu, dopo aver illustrato l’attività universitaria, è stato incalzato dai consiglieri dell’opposizione Giuseppe Montesu, Gian Pietro Gusai e Pierluigi Saiu sulla legittimità della nomina nonostante di fatto il Consorzio Universitario non sia più commissariato, su  quanto percepisce al mese e le azioni di marketing per promuovere le iniziative universitarie nel territorio.

Mureddu su tutti  e tre i punti ha risposto che il suo è un mandato politico giuridico con atto notarile secondo i canoni prescritti dalla legge, che le azioni di marketing sono state fatte attraverso i canali social e le attività nelle scuole e che il proprio compenso mensile è di 2.500 euro netti.

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