Nuoro. Il segretario generale Antonio Puledda replica alle accuse dell’opposizione

Salvatore

Nuoro. Il segretario generale Antonio Puledda replica alle accuse dell’opposizione

mercoledì 05 Luglio 2017 - 10:20
Nuoro. Il segretario generale Antonio Puledda replica alle accuse dell’opposizione

Una seduta del consiglio comunale (foto Cronache Nuoresi)

Il segretario generale Antonio Puledda replica alle dichiarazioni dei Consiglieri Comunali in relazione all’articolo pubblicato il 3 luglio 2017 (APPROFONDISCI) dove si accusava il segretario di un parere non previsto dalla legge.

Pubblichiamo in modo integrale e fedele la replica del segretario.

Ai sensi dell’art. 58 dello Statuto Comunale il Segretario Generale del Comune di Nuoro è autorizzato a esprimere il suo parere in merito “alla legittimità di proposte, procedure e questioni sollevate durante” le riunioni del Consiglio Comunale. L’art. 8 comma 4 del vigente Regolamento di Contabilità prevede inoltre espressamente la resa del parere di regolarità tecnico contabile su qualsiasi emendamento allo schema di bilancio di previsione.

Sulla base della norme richiamate, nonché in base all’art. 97, comma 2, del d.lgs. n. 267/2000, il Segretario Generale, anche nella sua qualità di Dirigente del Settore 1, ha rilasciato nel corso della seduta del Consiglio Comunale del 29 giugno 2017 il parere, esposto in aula, volto a significare l’inammissibilità dell’unico emendamento presentato oltre alla carenza, in esso, delle condizioni di regolarità tecnica e contabile. Ciò in forza di un duplice ordine di motivazioni: a) incompetenza del Consiglio Comunale in ordine a variazioni allo schema di bilancio di competenza di altri organi; b) incompetenza del Consiglio Comunale in ordine al decremento di alcune voci di spesa aventi natura incomprimibile poiché stabilite dalla legge o da regolazione contrattuale.

Si deve, inoltre, aggiungere che la prassi consiliare ha registrato, in numerose occasioni, la manifestazione, da parte del Segretario Comunale, del parere di inammissibilità sia su emendamenti alle proposte sia su risoluzioni e altre similari questioni. Si ricordano, da ultimo, al riguardo: il giudizio di inammissibilità su un emendamento proposto dal Consigliere della maggioranza Graziano Siotto in tema di destinazione delle risorse ex art. 208 Codice della Strada; l’omologo parere sulla risoluzione della opposizione in tema di azzeramento delle indennità dei Consiglieri Comunali (queste ultime, al pari delle indennità dei componenti della Giunta Comunale sono stabilite in virtù di norma di legge e costituiscono diritto connesso alla carica ricoperta che non può essere oggetto di coartazione da parte dell’organo collegiale ma soltanto di espressa rinuncia formalmente depositata da ciascun amministratore interessato.

In data 12 giugno 2017, con deliberazione n. 163, la Giunta Comunale ha approvato lo schema di bilancio 2017/2019 apportando, secondo le sue legittime prerogative, sostanziali variazioni all’impianto proposto in linea tecnica dal Servizio Bilancio. Dette modifiche hanno implicato la riformulazione della proposta di deliberazione in tema di copertura tariffaria dei servizi a domanda individuale e la conseguente reimpostazione degli allegati di bilancio. Pure a fronte della citata esigenza di reimpostazione, la pubblicazione della documentazione afferente il bilancio 2017/2019 è stata ultimata in data 16 giugno 2017 con netto anticipo rispetto a similari situazioni nelle precedenti annualità (ad esempio: nel 2014 lo schema di bilancio fu approvato in Giunta, con deliberazione n. 144 l’11 luglio e la pubblicazione degli atti avvenne in data 21 luglio) e, comunque, nel rispetto dei termini di cui all’art. 37, comma 2 della l.r. n. 2/2016 che prevede, in via di principio cui adeguare statuti e regolamenti locali, che le deliberazioni giuntali immediatamente eseguibili debbano essere pubblicate non oltre 7 gg dalla loro adozione.

Il Segretario Comunale non ha mai negato il necessario “ausilio” alle richieste di chiarimento avanzate in aula dai Consiglieri Comunali. Nell’ultima seduta della Assemblea Civica sono state presentate due richieste di parere scritto, istituto peraltro non contemplato in sede normativa e regolamentare, in relazione a tematiche (ordinanza-ingiunzione MEF e premialità TARI) già oggetto di disamina in precedenti atti, quali da ultimo la Nota Integrativa al Bilancio che, a far tempo dal 2016, deve essere obbligatoriamente prodotta proprio al fine di rendere più chiare le definitive opzioni di bilancio.

Per tale ragione il parere si è limitato al richiamo della documentazione allegata allo schema di bilancio e, in particolare alla nota integrativa e al DUP. La nota integrativa, in particolare, espone in maniera incontrovertibile l’esigenza di praticare la massima prudenza nella concreta utilizzazione di qualsiasi posta di bilancio in entrata. Ponderazione esplicitamente raccomandata per tutte le entrate connesse alle giuste rivendicazioni nei confronti del Governo Centrale compresa quella afferente l’ordinanza-ingiunzione al MEF e al Ministero dell’Interno nonostante la stessa costituisca titolo esecutivo a tutt’oggi non opposto dalle autorità ministeriali. In ordine al PEF TARI e alla questione della premialità regionale per la raccolta differenziata è stato conferito espresso mandato al Servizio Ambiente in ordine all’attento monitoraggio dell’effettivo andamento della raccolta differenziata (e della speculare entità dei conferimenti indifferenziati). Ciò nella prospettiva di adottare, secondo quanto stabilito dalla legge, ogni eventuale necessaria variazione alla previsioni di entrata e di spesa del PEF 2017. Variazioni che dovranno necessariamente tradursi nei conseguenti adeguamenti della tariffazione a carico dell’utenza che, come è noto, deve coprire il 100% della spesa sostenuta.

Il Segretario Generale, ai sensi del richiamato art. 97 del d.lgs. 267/2000, continuerà a fornire la propria legittima e obbligatoria assistenza tecnico giuridica agli organi collegiali dell’Ente assumendone ogni conseguente responsabilità senza che la stessa trascolori in acritica accettazione di qualsivoglia visione di parte né, ancor meno, in pronunciamenti di “merito” sulle competenze della Giunta e del Consiglio Comunale, compresa quella di discostarsi motivatamente dai pareri espressi in linea tecnica dai soggetti all’uopo abilitati.

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