Pietro Sanna ucciso da almeno 20 coltellate inferte dalla coinquilina, la sua ex

Salvatore

Pietro Sanna ucciso da almeno 20 coltellate inferte dalla coinquilina, la sua ex

giovedì 29 Giugno 2017 - 21:21
Pietro Sanna ucciso da almeno 20 coltellate inferte dalla coinquilina, la sua ex

Un ritratto di Pietro Sanna

Scotland Yard: «l’aggressione in casa è avvenuta alle spalle ed è stata “brutale”»

È formalmente accusata di omicidio, e avrebbe anche già confessato, Hasna Begum, la giovane donna di 25 anni di origine bengalese, arrestata a Londra dalla polizia inglese per aver accoltellato a morte nel suo appartamento Pietro Sanna, 24 anni di Nuoro, coinquilino della ragazza.

Il giovane, a Londra da due anni con un lavoro nei grandi magazzini, è stato ucciso nella notte tra domenica e lunedì con almeno 20 fendenti, sorpreso alle spalle nella sua abitazione di Canning Town, nella periferia ovest londinese.

Secondo quanto si è appreso dai parenti sardi di Pietro, la giovane avrebbe avuto una relazione con Pietro, di cui pochi erano a conoscenza, un rapporto poi naufragato.

La ragazza è la stessa che la sera dell’omicidio ha dato l’allarme chiamando Giomaria, il fratello maggiore della vittima, da diversi anni a Londra: “Corri tuo fratello è in pericolo”, le avrebbe detto al telefono, facendo perdere subito dopo le sue tracce. L’indomani è stata rintracciata e arrestata dalla Polizia.

Una delle ipotesi degli investigatori sul movente del delitto, è che la giovane donna abbia aggredito Pietro perché non accettava la fine della relazione. In ogni caso, non si esclude nessuna altra pista.

Secondo la dinamica descritta da Scotland Yard, l’aggressione in casa è avvenuta a sorpresa ed è stata “brutale”.

La Polizia inglese starebbe ora ricostruendo il rapporto che ha legato Pietro alla ragazza per dare una soluzione al ‘giallo’ del movente. Altri particolari potrebbero arrivare dall’autopsia che è stata eseguita ieri e che ha confermato le cause della morte, almeno una ventina le coltellate inferte.

«Ci lascia perplessi il fatto che una ragazza possa aver agito da sola con questa forza e con questa ferocia – dice un parente di Nuoro. Ci affidiamo totalmente alle indagini degli uomini di Scotland Yard, nei quali abbiamo avuto fiducia sin dal primo momento”».

A Londra i genitori di Pietro, Graziano e Valentina, aspettano la chiamata degli investigatori per lo strazio del riconoscimento del figlio e la riconsegna della salma per i funerali. Con loro anche gli altri due fratelli del giovane, Marisa e Giomaria. Quest’ultimo, non si dà pace. Con Pietro avevano già pronto il biglietto aereo per il rientro in Sardegna il 4 luglio. Nell’isola li attendevano i genitori, gli zii, i cugini e il nonno, Giovanni Sanna, patriarca di una famiglia di commercianti e albergatori e fondatore di due hotel a San Teodoro ora gestito dai figli. Una famiglia molto conosciuta non solo a Nuoro ma in tutta la costa nord orientale della Sardegna.«Sono un uomo distrutto – confessa in nonno. Cosa avrà mai fatto mio nipote per meritare questa fine? Attendo notizie da Londra per capire cosa sia successo al piccolo Pietro».

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