Nuoro. Lobina cerca sponsor per ultima impresa: la conquista delle vette dei sette continenti

Salvatore

Nuoro. Lobina cerca sponsor per ultima impresa: la conquista delle vette dei sette continenti

mercoledì 31 Maggio 2017 - 21:13
Nuoro. Lobina cerca sponsor per ultima impresa: la conquista delle vette dei sette continenti

Da Nuoro all’Antartide dopo l’Everest ma servono 50mila euro

Angelo Lobina ha appena piantato la bandiera dei Quattro mori sulla cima dell’Everest a 8.850 metri, raggiungendo la sesta tappa del progetto “Sardegna Seven Summit”.

Ora, per l’alpinista nuorese 55enne parte il conto alla rovescia per la conquista entro il 2017 dell’ultima cima rimasta: il Vinson a 4.892 metri in Antartide. Solo così la sua impresa sulle vette dei sette Continenti potrà dirsi conclusa.

Per centrare l’obiettivo ha bisogno di sponsor, pubblici o privati, per sostenere finanziariamente il suo sforzo. «Sarebbe il coronamento di un progetto iniziato nel 2014 quando ho scalato la prima vetta in Sud America. Per riuscirci però ci vogliono circa 50mila euro – spiega Lobina. Lancio un appello a chi vuole accostare il proprio nome alla mia impresa: è una delle poche in Italia (solo otto connazionali hanno scalato le sette vette, ndr) e l’unica in Sardegna. Una iniziativa positiva per la nostra Isola dove la cultura alpinistica non è presente come da altre parti, un modo per iniziare anche da noi a valorizzare questo sport».

Un'immagine realizzata da Lobina sull'Everest

Un’immagine realizzata da Lobina sull’Everest

L’alpinista nuorese ha piantato la prima volta la bandiera sarda in Sud America nel gennaio 2014, quando ha raggiunto la vetta dell’Aconcagua a 6.965 metri; nel luglio 2014 in Russia, qui ha scalato in solitaria la vetta dell’Elbrus a quota 5.642; nel novembre 2014, invece, in Africa ha compiuto l’impresa del Kilimanjaro a 5.895 metri; un anno dopo, nel novembre 2015, in Nuova Guinea ha conquistato la cima della Carstensz Pyramid, 4.884 metri e il 20 maggio scorso è stato il primo sardo a raggiungere l’Everest, in Nepal-Tibet, a 8.850 metri. Lo aspetta l’Antartide che vorrebbe raggiungere entro dicembre.

«Sarà un’altra impresa impegnativa – confessa – non tanto per la quota quanto per la temperatura e per i fortissimi venti. Il problema è la logistica: bisogna trainare una slitta con tutto ciò che occorre. Devo decidere entro un mese, spero che insieme a me ci siano altre persone che attraverso gli sponsor mi permettano di portare a termine questo progetto».

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