Nuoro. Sindaci storici e cittadini a confronto sul patrimonio naturalistico più prezioso per la città: l’Ortobene

Sonia

Nuoro. Sindaci storici e cittadini a confronto sul patrimonio naturalistico più prezioso per la città: l’Ortobene

sabato 04 Febbraio 2017 - 15:05
Nuoro. Sindaci storici e cittadini a confronto sul patrimonio naturalistico più prezioso per la città: l’Ortobene

Sindaci storici di Nuoro all'incontro sul futuro del Monte Ortobene (foto S.Novellu)

Grande successo ieri alla Biblioteca Satta: tanti i temi affrontati e non sono mancati momenti di viva partecipazione popolare

Il Monte Ortobene, la montagna dei nuoresi.

Ieri, alla Biblioteca Satta, il sito naturalistico è stato al centro di un interessante dibattito che ha coinvolto gli storici primi cittadini del capoluogo barbaricino e un consistente parterre di pubblico.

L’incontro, dal titolo “Monte Ortobene: la grande occasione” organizzato dal Comitato Monte Ortobene Ultima Spiaggia 1901-2011 e moderato dalla giornalista Flavia Corda, ha offerto interessanti spunti per il ripristino e lo sviluppo del polmone verde cittadino; questo, infatti, in alcuni punti si presenta fortemente degradato e abbandonato a livello di strutture e servizi.

Sindaci storici di Nuoro all'incontro sul futuro del Monte Ortobene (foto S.Novellu)

Sindaci storici di Nuoro all’incontro sul futuro del Monte Ortobene (foto S.Novellu)

Il dibattito è entrato nel vivo subito dopo la proiezione del documentario L’ispirazione poetica di Grazia Deledda e il Monte Ortobeneopera di Ciriaco Offeddu.

Il tema predominante della tavola rotonda è stato l’attuazione della ZPS (Zona Protezione Speciale), argomento che ha suscitato molte perplessità per quanto riguarda lo sviluppo antropico e ricettivo del Monte.

Alla domanda specifica su questo argomento, fatta dalla moderatrice, come era giusto che fosse, ha esordito l’attuale primo cittadino che in modo ottimistico ha ribadito la compatibilità tra la possibilità di creare degli attrattori turistici e il rispetto dei vincoli naturalistici.

Il sindaco Andrea Soddu e la giornalista Flavia Corda (foto S.Novellu)

Il sindaco Andrea Soddu e la giornalista Flavia Corda (foto S.Novellu)

In questo senso Andrea Soddu ha dato notizia che, per il completamento delle fognature e di alcune strutture come la pista ciclabile e il ripristino dei campi da calcetto, l’Amministrazione comunale di Nuoro ha chiesto 5milioni di euro alla Regione Sardegna, su un totale di 30milioni a disposizione per le zone ZPS e SIC in Sardegna.

Il sindaco  di Nuoro Andrea Soddu (foto S.Novellu)
Il sindaco di Nuoro Andrea Soddu (foto S.Novellu)
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Il modello di sviluppo sostenibile, simile a quello già in atto in alcune zone del Trentino Alto Adige, prospettato da Andrea Soddu è stato decisamente stroncato da alcuni interventi provenienti dal pubblico i quali, pur essendo d’accordo con la tutela del Monte, hanno ribadito i limiti posti dalla ZPS nata in realtà per tutelare in generale la biodiversità presente in un preciso punto naturalistico ed in particolare la nidificazione di uccelli rari.

L'incontro sul futuro del Monte Ortobene alla Biblioteca Satta (foto S.Novellu)

L’incontro sul futuro del Monte Ortobene alla Biblioteca Satta (foto S.Novellu)

A ribadire che esiste anche un atlante delle zone dove i vincoli sono più ristretti e dove invece può essere sviluppata una certa attività turistica è stato l’ex sindaco Alessandro Bianchi il quale ha difeso quanto sostenuto dal collega Soddu, in quanto, anche la precedente Amministrazione guidata appunto dalla sua Giunta di connotazione PD, aveva fatto della ZPS vessillo del proprio governo.

L'incontro sul futuro del Monte Ortobene alla Biblioteca Satta (foto S.Novellu)

L’incontro sul futuro del Monte Ortobene alla Biblioteca Satta (foto S.Novellu)

Gianneto Congeddu che amministrò il capoluogo barbaricino tra il 1985 e il 1987, ha proposto un’excursus sulla storia dell’Ortobene precisando che il punto non è solo di far in modo che la città si riappropri della sua montagna ma che è necessario creare anche attrattori turistici: «ai nostri tempi, l’area verde era percepita dai nuoresi come residenza: erano tante le famiglie che nei periodi estivi, pur non possedendovi un’abitazione, si trasferivano all’Ortobene, a costo di pernotare anche sotto gli alberi, ecco perché si sentì l’esigenza di garantire certi servizi come la rete idrica e fognaria, servizi che pur realizzati non furono mai attivati».

Gonario Gianoglio, 85 anni, al governo della città dal 1964 al 1969, ricorda quando i nuoresi andavano e tornavano dal monte a piedi o servendosi degli asini: «all’epoca non c’era niente e siamo partiti da zero; la nostra amministrazione può vantarsi di aver consegnato una “macchina” che funzionava bene, all’interno della quale tutti lavoravano per l’interesse comune,che in questo caso era la nostra montagna ed ecco perché fu costituito il parco e ci si preoccupò di realizzare delle cose importanti per il suo sviluppo».

Il futuro parco sull'Ortobene nel 1964 (© Cronache Nuoresi)

Il futuro parco sull’Ortobene come si presentava nel 1964 (© Cronache Nuoresi)

Mario Zidda, al timone della città dal 2000 al 2010, un momento storico ormai tardivo per chiedersi se sia giusta o no l’attuazione di una zona a protezione speciale sull’Ortobene: «noi nuoresi siamo abituati a tessere e disfare la tela come Penelope ma si deve capire che i vincoli naturalistici sono importanti per non brutalizzare la nostra risorsa ambientale. Ricordiamoci che gli stessi nuoresi hanno un rapporto contraddittorio con il Monte, emozionalmente si idealizza tutto, razionalmente, invece, esso è stato oggetto di tanti atti vandalici come ad esempio le devastazioni della chiesetta del Monte e gli incendi».

Annico Pau, il quale amministrò tra il 1981 e il 1983, ha precisato che il punto non è solo quello di avere i finanziamenti e realizzare le strutture ma anche il garantirne il loro funzionamento nel tempo e impedirne il decadimento come di fatto è avvenuto fino ad oggi: «Bisogna dimostrare capacità di gestione, quando io fui eletto sindaco, per quanto stata realizzata ormai da dieci anni, fummo noi a inaugurare ufficialmente la piscina di Farcana».

L’ex sindaco, in chiusura, suggerisce che l’area perimetrale della ZPS è da rivedere e che bisognerebbe puntare a far diventare l’Ortobene la porta del Gennargentu, in quanto la montagna non è solo insita nel cuore dei nuoresi ma è amata da tutta la Provincia e dall’intera Isola.

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