Crisi del Nuorese, la Regione rassicura: «Crono programma con tempi certi»

Sonia

Crisi del Nuorese, la Regione rassicura: «Crono programma con tempi certi»

giovedì 01 Dicembre 2016 - 09:20
Crisi del Nuorese, la Regione rassicura: «Crono programma con tempi certi»

Il palazzo della Provincia di Nuoro (foto S.Novellu)

Resta la preoccupazione di sindacati e imprese: «Procedure lunghe e farraginose»

Il capo di gabinetto alla Presidenza della Giunta Regionale Filippo Spanu, ieri a Nuoro, ha rassicurato il tavolo del Partenariato (composto da 11 associazioni di categoria, sindacati e sindaci del territorio) che nei giorni scorsi aveva denunciato “gli enormi ritardi”  nell’erogazione dei fondi per il Piano di rilancio del Nuorese.

«Un nuovo crono programma con tempi certi per l’avvio del primo gruppo di progetti» è la risposta data della Regione attraverso Spanu. «Tra 45 giorni e cioè il 15 gennaio, spero che arrivino in Regione progetti dettagliati e così avviamo l’iter di progetti già pronti. Poi saranno necessari altri 65 giorni per valutarli e 180 per finanziare il primo gruppo».

Il programma, che prevederebbe la spesa complessiva di 55 milioni di euro, se da un lato riaccende la speranza nel Nuorese dall’altra desta forte preoccupazione.

«Finora abbiamo avuto solo silenzi da parte della Regione» ha detto Roberto Bornioli presidente Confindustria Nuorese. «Temo che con queste nuove disposizioni ci possano essere procedure lunghe e farraginose – aggiunge – e che si possa arrivare anche a fine legislatura. Mi auguro che il Nuorese come è successo altre volte, non resti col cerino in mano. Noi siamo coesi e faremo il possibile per lo sviluppo del nostro territorio».

«Come Unione dei Comuni abbiamo progetti pronti da tempo – ha detto il sindaco di Lula Mario Calia – ci dovete dare la possibilità di avere questi finanziamenti. Stiamo assistendo a rinvii su rinvii ma qui il territorio sta morendo. La nostra preoccupazione è che con questo nuovo crono programma si vada alle calende greche».

Dello stesso avviso i segretari di Cgil, Cisl e Uil, Salvatore Pinna, Michele Fele e Mario Arzu, che hanno chiesto “celerità”. «Qui ci sono ritardi enormi – hanno spiegato – e la gente è sfiduciata. Da adesso in poi chiediamo il rispetto assoluto dei tempi». In tanti hanno poi sollevato il problema della fiscalità di vantaggio: «Abbiamo bisogno di rendere attraente il nostro territorio alle imprese, perché qui altrimenti non investirà più nessuno» ha detto Tottoni Sanna della Lega delle Cooperative.

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