Istituto Ciusa. Il caso della “classe pollaio” approda in Regione

Sonia

Istituto Ciusa. Il caso della “classe pollaio” approda in Regione

venerdì 30 Settembre 2016 - 10:15
Istituto Ciusa. Il caso della “classe pollaio” approda in Regione

L'Istituto Ciusa (foto S.Novellu)

I consiglieri regionali, primo firmatario Robero Deriu, chiedono un’azione immediata per risolvere la situazione “fuorilegge”

È stata presentata martedì scorso un’interrogazione all’assessore regionale alla Pubblica Istruzione. Primo firmatario del documento è il consigliere regionale e vice-capogruppo del PD Roberto Deriu, insieme ai consiglieri Collu, Comandini, Cozzolino, Demontis, Forma, Lotto, Meloni, Rossella Pinna, Piscedda, Antonio Solinas, Mario Tendas, in merito alla grave situazione venutasi a creare presso l’Istituto Superiore “Ciusa” di Nuoro.

La classe quarta del corso CAT (Costruzioni Ambiente e Territorio) è composta da 32 alunni, superando dunque il numero secondo i parametri nazionali previsti.

Dopo diverse forme di protesta senza risultati, che li ha visti in prima persona davanti all’Istituto di viale Costituzione e agli Uffici Scolastici Provinciali, gli studenti, appoggiati dai genitori, hanno sollecitato l’aiuto dei rappresentanti del territorio presso la Regione.

Le difficoltà che i ragazzi si trovano ad affrontare sono facilmente intuibili: il sovraffollamento delle classi è un problema importante, che ricade direttamente sugli studenti. Problematiche dal punto di vista didattico e non solo: problemi di attenzione, problemi di tipo disciplinare, problematiche legate ai tempi richiesti dalle verifiche periodiche sull’apprendimento, e tanti altri aspetti.

I consiglieri firmatari dell’interrogazione chiedono all’assessore regionale Claudia Firino una risposta scritta in merito a tale situazione e di sapere quali iniziative l’assessorato alla Pubblica Istruzione voglia intraprendere per risolverla e se gli uffici scolastici regionali si siano già attivati.

«Saremo vicini a questi studenti che oggi devono affrontare il disagio di vivere il percorso scolastico in vere e proprie situazioni di estrema difficoltà – dichiara Roberto Deriu, il sovraffollamento delle classi è spesso motivo di abbandono del proprio percorso di studi; è necessaria una presa di posizione decisiva da parte della Regione perché, anche attraverso la risoluzione immediata di situazioni come questa, si possa combattere la dispersione scolastica che in Sardegna purtroppo conta percentuali fra le più alte a livello nazionale».

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