Grande successo per il triangolare di solidarietà in favore dell’AIL tra le vecchie glorie del Cagliari, della Nuorese e la rappresentativa dei Carabinieri

Sonia

Grande successo per il triangolare di solidarietà in favore dell’AIL tra le vecchie glorie del Cagliari, della Nuorese e la rappresentativa dei Carabinieri

mercoledì 06 Luglio 2016 - 12:57
Grande successo per il triangolare di solidarietà in favore dell’AIL tra le vecchie glorie del Cagliari, della Nuorese e la rappresentativa dei Carabinieri

Il momento della consegna dell'incasso della serata (Foto S.Meloni)

Nel corso della manifestazione sono stati raccolti oltre 10 mila euro

Grande successo per il triangolare di solidarietà in favore dell’AIL (Associazione Italiana Contro Le Leucemie – Linfomi e Mieloma) disputato lo scorso 25 Giugno allo stadio Comunale di Budoni tra le vecchie glorie del Cagliari, della Nuorese e una rappresentativa dei Carabinieri del Comando provinciale di Nuoro.

L’iniziativa voluta e promossa dall’Arma dei Carabinieri dopo la scomparsa del figlio di un militare colpito da leucemia, ha permesso di raccogliere 10 mila e 100 euro da destinare all’AIL grazie, oltre ai biglietti per assistere al triangolare, alla messa all’asta di diversi cimeli sportivi offerti dall’Associazione Ex Rossoblù tra cui le magliette autografate dai giocatori del Cagliari Storari, Sau e Dessena, la maglietta di Nenè del 1970 (anno dello scudetto), oltre a diversi palloni con le firme dei giocatori rossoblù.

L’assegno è stato consegnato oggi dal Colonnello Saverio Ceglie al presidente dell’AIL Leonardo Soddu in occasione di una conferenza stampa alla quale erano presenti anche il sindaco di Budoni Giuseppe Porcheddu e il capitano dei Carabinieri della Compagnia di Siniscola Andrea Senes.

«Un particolare ringraziamento agli ex giocatori della Nuorese e del Cagliari che si sono prestati a partecipare all’iniziativa» ha affermato Ceglie mentre il presidente delll’AIL ha sottolineato come la casa d’accoglienza dell’associazione sia un punto di riferimento per i tanti pazienti e i loro cari che provengono da tutta la Sardegna»

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