Nuoro: apre i battenti il Fab Lab della Sardegna centrale

Sonia

Nuoro: apre i battenti il Fab Lab della Sardegna centrale

lunedì 04 Luglio 2016 - 12:30
Nuoro: apre i battenti il Fab Lab della Sardegna centrale

L'inaugurazione di FAb Lab Make in Nuoro

Una fucina d’idee aperta a imprese, professionisti e giovani

È stato inaugurato venerdì scorso il Fab Lab Make in Nuoro: luogo per l’innovazione dei processi e prodotti delle piccole e medie imprese della Sardegna.

“Un’officina delle opportunità” che ha richiesto 21 mesi per la completa realizzazione e ha visto coinvolte 15 persone messe in campo dal team di progetto, 5 persone della Camera di Commercio, 8 dell’ AILUN (Associazione per l’Istituzione della Libera Università Nuorese), con oltre 300 aziende visitate ad hoc e il coinvolgimento di circa 3500 studenti di tutti i 24 istituti superiori della provincia.

Numeri importanti per il laboratorio di fabbricazione digitale che si presenta al territorio sardo offrendo spazi, conoscenze e strumentazioni per permettere alle imprese di innovare e implementare i propri processi e prodotti, di fare ricerca, di realizzare manufatti con materiali diversi e con nuove tecnologie. Finora sono stati 5 i workshop per 44 aziende che hanno voluto accettare le sfide e le opportunità derivanti dai processi di digitalizzazione, per essere più competitive in un mercato globale e per affermare il made in Sardinia nel mondo.

Ad aprire i lavori è stato il presidente della Camera di Commercio di Nuoro, Agostino Cicalò. «Oggi si chiude la prima fase del progetto, dopo aver analizzato le esigenze del territorio, visitato le scuole, ascoltato le imprese, gli operatori e gli artigiani che in questo territorio sono alla ricerca di nuove soluzioni, Make in Nuoro inizia la sua nuova fase. Dobbiamo formare, ragionare e preparare le imprese a un futuro fatto di fabbricazione digitale, di macchine speciali e di innovazione. In un periodo di forte crisi globale la Camera di Commercio di Nuoro, consapevole del suo ruolo, ha deciso di investire e di scommettere sull’innovazione materiale e immateriale a favore delle imprese che, nel territorio, sfidano se stesse e il mercato. Adesso – ha concluso il suo intervento Cicalò – l’officina Make in Nuoro è aperta, alle imprese, ai professionisti, ai giovani e a tutti voi il compito di cogliere tutte le opportunità».

«Abbiamo accolto con interesse il progetto della Camera di Commercio di Nuoro – ha affermato il presidente dell’ AILUN Lorenzo Palermo – l’occasione giusta per l’istituzione e la mission del nostro ente, impegnato nella diffusione dell’innovazione a supporto delle professioni per la crescita manageriale del territorio. Con entusiasmo abbiamo messo a disposizione il know how dei nostri ricercatori, convinti che la strada per l’innovazione già intrapresa con Simannu continua con Make in Nuoro».

L’Assessore Regionale alla Sanità Luigi Arru nel suo intervento ha sottolineato come «Make in Nuoro rappresenti una nuova realtà basata sull’innovazione che si innesta in un tessuto che è quello dell’Ailun, di scienze dell’organizzazione, fotonica, sviluppata successivamente con Simannu, centro di simulazione medica e sanitaria. Le opportunità sono straordinarie perché l’innovazione può dare crescita culturale, creare impresa e portare ricchezza e valore per il nostro territorio. È veramente un’iniziativa di buona collaborazione pubblica tra le istituzioni come la Camera di Commercio di Nuoro e l’Ailun e speriamo che si inserisca a piano titolo anche la Regione Sardegna, perlomeno nell’ambito sanitario di mia competenza».

«Sono stato molto colpito da Make in Nuoro, dalle macchine e dalle stampanti 3D, avete creato un luogo dalle caratteristiche particolari – ha affermato Francesco Morandi, Assessore Regionale al Turismo, Artigianato e Commercio. È un laboratorio digitale, un progetto concreto e intelligente. È sempre piacevole vedere un progetto che ha avuto un inizio, un buon percorso e soprattutto una conclusione concreta, un progetto finito: è un luogo dove si vedono gli artigiani e i giovani che lavorano, imparano e realizzano oggetti con le macchine. Sono un Assessore fortunato, perché senza aver fatto nulla, mi ritrovo un regalo eccezionale, un regalo a tutta la Sardegna e sono qui per testimoniare la sua importanza e contribuire a far passare questo messaggio in un modo forte e deciso: c’è uno spazio a Nuoro dove chi vuole può venire e fare delle cose concrete. E presto speriamo di mettere in campo un bel progetto sull’artigianato”.

«Chiudiamo un progetto di frontiera in senso assoluto – ha raccontato il team leader Nicola Pirina – non solo perché pensato e svolto nella Sardegna centrale, ma perché, al di là dei numeri certamente importanti, parliamo di una pagina di economia politica applicata, parliamo di una policy pubblica esemplare sotto ogni profilo».

Antonio Cadoni

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