Nuoro. Inedito omaggio a Grazia Deledda a 90 anni dal Premio Nobel e 80 della morte

Sonia

Nuoro. Inedito omaggio a Grazia Deledda a 90 anni dal Premio Nobel e 80 della morte

domenica 19 Giugno 2016 - 06:15
Nuoro. Inedito omaggio a Grazia Deledda a 90 anni dal Premio Nobel e 80 della morte

Il musicista Priamo Gallisay e la scrittrice Grazia Deledda

Mattinata di marzo: parole di Grazia Deledda e musica di Priamo Gallisai nella Nuoro del 1895 

Quando Grazia Deledda con Priamo Gallisay, il più grande compositore nuorese, collaborarono per comporre Mattinata di marzo, romanza da Camera per canto e pianoforte, che in seguito fu pubblicata con successo dall’editore Angelo Degubernatis

“Egregio Maestro Gallisay, posso inviarle una mia poesia per essere messa in musica da Lei?”.

Questo verosimilmente potrebbe essere stato il primo approccio nella primavera del 1895, tra la giovanissima scrittrice Grazia Deledda, allora ventiquattrenne, e il suo amico concittadino, il compositore Priamo Gallisay (Nuoro 1853 – Ozieri 1930). Di certo risulta, che la scrittrice il 2 marzo del 1895 inviò al musicista, che allora risiedeva a Ozieri, i versi di una sua poesia, Mattinata di marzo, con l’invito all’amico artista perché fossero messi in musica:

Mattinata di marzo

Io sorgo con le allodole all’aurora

e vo pei campi, ne la fresca e pura

mattinata di marzo; la pianura

dei notturni profumi olezza ancora;

oh, dei miei sogni qualche cosa odora

dei rinascenti pascoli tra i fior?

Le perle de la notte rugiadosa

riscintillan sul manto fiorito;

solca il cristallo cerulo, infinito,

de l’orizzonte, un filo color rosa;

dei miei sogni non è la luminosa

scia corrente pei mari alti del ciel?

O miei sogni! Io vi cerco per la via

verde dei campi o su pei ciel gaj;

sempre cercati e non trovati mai,

ove siete, in qual viva poesia?

Io son la Fede, io son la Fantasia,

ma i dolci sogni miei trovar non so!

Sol se il trillo del passero m’invita

tra le siepi dei margini a sostare,

a te pensando, o amato mio, mi pare

che in ogni giunco, in ogni margherita,

brillin, come rugiada de la vita

i più bei sogni, i sogni de l’amor.

Ma, come il roseo fil che si scolora

ne l’orizzonte, tu lontano sei,

tanto lontano, o fior dei sogni miei,

oltre quei cieli ed altri cieli ancora!

Invano io sorgo ne la fresca aurora,

invano il nome tuo gridando io vo.

Grazia Deledda Nuoro, 2 marzo 1895

L’invito fu favorevolmente accolto dal Gallisay a Ozieri, che si mise subito all’opera.

Evidentemente, dopo qualche giorno la giovane scrittrice era impaziente di veder concluso il lavoro in preparazione con il compositore suo concittadino, dal momento che con una sua lettera gli sollecitava il lavoro finito, facendogli anche capire che si era già interessata presso l’editore Angelo Degubernatis (di cui godeva l’amicizia) per far pubblicare il brano musicale sulla rivista “La Vita Italiana”.

Così, infatti, scriveva qualche giorno dopo al compositore:

Lettera della Deledda a Gallisay con l'invito a spedire la musica all'editore Degubernatis, 1895

Lettera della Deledda a Gallisay con l’invito a spedire la musica all’editore Degubernatis, 1895

Nuoro. Pregiat/mo Don Priamo,

se l’ha copiata, mandi oggi stesso o domani, la musica, in un piego raccomandato a quest’indirizzo: Conte Angelo Degubernatis, Via San Martino al Macao 11 Roma. Sarebbe bene che scrivesse anche un biglietto al De Gubernatis, dicendo che manda la musica raccomandata da me, e che io Le ho promesso di fargliela pubblicare nella Vita Italiana. Se però non vuole pigliarsi questo disturbo, unisca nel suo piego il suo bigliettino da visita, del resto m’incaricherò io.

Salutandola D.ma Grazia Deledda

Intanto la Deledda, anticipando l’uscita del brano musicale, faceva pubblicare su La Vita Italiana la poesia Mattinata di marzo, informando allo stesso tempo i lettori della rivista, che: “nel prossimo numero, daremo la musica di questa poesia, composta da un maestro di Nuoro [Priamo Gallisay]”. Mattinata di marzo fu pubblicata con successo nel numero de La Vita Italiana del 25 aprile del 1895, e fu rappresentata anche in concerto.

Deledda-Gallisay, spartito originale di Mattinata di marzo, 1895-partitura-originale

Deledda-Gallisay, spartito originale di Mattinata di marzo, 1895

Il successo ottenuto da Mattinata di marzo, è dimostrato anche dal contenuto di una lettera che la Deledda scrisse successivamente al Gallisay. Nella lettera, la scrittrice oltre che a comunicare al musicista il buon esito del brano musicale, gli comunicava anche il suo interessamento presso l’editore Cecilio Vallardi per fargli pubblicale dei brani musicali nella rivista Natura e Arte.

Mattinata di marzo, manoscritto autografo inviato dalla Deledda a Gallisay, 02/03/1895

Mattinata di marzo, manoscritto autografo inviato dalla Deledda a Gallisay, 02/03/1895

Pregiat/mo Don Priamo,

non so dirLe precisamente in che termini la Contessa Lara (direttrice de La Vita Italiana -n.d.a.) si espresse; so però che la sua musica le è molto piaciuta e che doveva presentarla essa alle lettrici de La Vita Italiana. L’indirizzo della Natura e Arte: Corso Magenta 48 Milano, Cav. Cecilio Vallardi Editore. Spedisca quanto meglio Le piace; però sarei a consigliarla di mandare anche qualche piccola romanza di Heine; così potranno scegliere, e c’è la possibilità che ne pubblichino qualcuna. Domani o dopo domani, scriverò al Vallardi e Le parlerò di Lei, raccomandandola.

La riverisco D/ma Grazia Deledda

L’interessamento della Deledda nei confronti dell’amico musicista si dimostrò proficuo, dal momento che seguendo i consigli della scrittrice, il musicista compose in seguito diversi brani musicali su versi del grande poeta tedesco Heinrich Heine: L’ehn’ deine wang’ an meine wang (La mia guancia sulla tua guancia), Così pura e bella sei, Bella pescatorina, Alla canzone, Quando son con te e Le ondine. Grande fu l’amicizia che legò Priamo Gallisay a Grazia Deledda, alla quale nel 1900, in occasione delle sue nozze con Palmiro Madesani volle dedicare il brano per canto e pianoforte Serenata al convento (versi di Luigi Sbragia) con la dedica “All’Illustre Signora Grazia Deledda Madesani”.

Il brano musicale Mattinata di marzo, e il relativo carteggio Deledda – Gallisay, è stato recuperato nell’aprile del 1992 dal giornalista nuorese Michele Pintore (autore del recupero della figura e dell’opera del compositore Priamo Gallisay) presso l’archivio del dott. Luciano Gallisay di Como, pronipote dell’artista; che su sua richiesta fece lasciare in dono all’ISRE di Nuoro, custode delle testimonianze deleddiane. Il brano ritrovato, è stato riproposto per la prima volta in pubblico a Ozieri (dove nel 1930 morì il musicista) nel dicembre del 2001 in occasione delle celebrazioni “Un ozierese d’adozione – Priamo Gallisay musicista” (Amm. Comunale di Ozieri – collaborazione Michele Pintore) dal soprano Anna Maria Pittalis, accompagnata dal pianista Cristian Cherchi.

Alcune recensioni sulla musica da camera del Maestro Priamo Gallisay:

Prof.ssa Anna Maria Pittalis, soprano, docente presso il Conservatorio “Luigi Canepa” di Sassari: «I brani di musica da camera del Maestro Priamo Gallisay, s’iseriscono pienamente nella tradizione artistica e culturale italiana della cosidetta”musica da salotto”, tanto in auge in Italia a fine Ottocento primi del Novecento, che ebbero in Francesco Paolo Tosti la maggiore espressione».

Prof. Leonardo De Lisi, tenore lirico, insegnante di canto da camera presso il Conservatorio “ Luigi Cherubini” di Firenze: «La scrittura vocale del Maestro Gallisay è decisamente dalla tradizione belcantistica italiana, soprattutto quella del secondo Ottocento, lo stile del canto “legato” e sostenuto, in cui le parole sono scandite con espressività diretta».

Prof. Luca Sirigu, pianista, docente presso il Conservatorio “Luigi Canepa” di Sassari: «Le melodie delle arie del Maestro Gallisay, sono accattivanti. Predilige le forme brevi, le piccole pagine liriche che si incastrano in un continuo musicale….».

Pintore Michele

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