La vittima, colpevole di aver redarguito alcuni giovani che urinavano in strada, oltre a varie contusioni ha riportato la frattura di una clavicola

Non si arresta la polemica da parte dei nuoresi in generale ma, soprattutto, dei residenti nella zona in cui è avvenuta ieri l’aggressione, via Martiri della Libertà, prossima a vari istituti scolastici e alla stazione dei pullman che ogni giorno conducono in città gli studenti dei paesi dell’hinterland.

Proprio questo è uno dei punti sui quali converge la maggior parte dei commenti ai vari articoli apparsi sulla stampa: c’è chi punta il dito conto gli studenti forestieri, colpevoli a loro dire di essere forieri di culture violente e di incedere troppo al dio Bacco e chi invece dice che gli studenti cittadini non sono da meno.

Una cosa è certa: in città, negli ultimi tempi, si ripetono con troppa frequenza episodi di soprusi e violenza nei confronti degli anziani, messi a segno da giovani senza scrupoli i quali, pur di raggranellare pochi spiccioli o di dar sfogo alla noia, non si fanno troppi problemi a malmenarli pur di raggiungere l’obiettivo.

L’episodio avvenuto ieri mattina, però, denota un altro aspetto: tra le giovani generazioni sta venendo meno uno dei capisaldi della cultura sarda, non solo barbaricina, ovvero il rispetto per il prossimo e, soprattutto, per gli anziani.

Su questo discorso si riallaccia un altro dei punti della polemica di questi giorni: dove sono le famiglie di questi ragazzi? Quali valori sono stati insegnati loro? Dov’è il resto della città quando avvengono questi fatti? Come mai nessuno è intervenuto ieri per fermarli? Come è possibile farla franca quando si compiono simili gesti, in una zona così frequentata e in una fascia oraria come quella? Quale esempio diamo ai nostri figli (e alla società) quando li “copriamo” nonostante sappiamo che sono gli autori di gesti efferati (anche qui vedi i recenti fatti di cronaca) o non ci preoccupiamo di come e dove trascorrono il loro tempo libero?

Qualcuno, cercando attenuanti, potrà dirà che l’ex Carabiniere magari avrà avuto modi troppo irruenti nel redarguirli dopo averli visti urinare in strada, nei pressi di uno dei tanti bar della zona, davanti ad altre persone. E seppure fosse? Questa può essere una giustificazione a una simile barbarie che ha lasciato a terra una persona avanti negli anni, picchiata selvaggiamente a suon di pugni, pedate e colpi di bastone?

Già, un bastone. Oggi, nei pressi del luogo dell’aggressione, i Carabinieri del Comando provinciale di Nuoro hanno rinvenuto un pezzo del bastone con cui all’uomo è stata fratturata una clavicola: si tratta di un robusto manico di scopa in alluminio, rotto nella foga dei colpi.

Sul caso, precisano gli uomini dell’Arma, un valido contributo alle indagini sta venendo anche dai colleghi della Polizia.

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