APAN Sardegna: i giovani riscoprono la voglia d’impresa nell’agricoltura

Sonia

APAN Sardegna: i giovani riscoprono la voglia d’impresa nell’agricoltura

venerdì 03 Giugno 2016 - 11:06
APAN Sardegna: i giovani riscoprono la voglia d’impresa nell’agricoltura

Campo di grano

Con i nuovi bandi per l’insediamento di giovani in agricoltura s’intravede, da più parti della Provincia, un forte interessamento di numerosi ragazzi, in gran parte diplomati, attirati dalla possibilità di investire nel settore agricolo.

I giovani nuoresi riscoprono l’agricoltura e i dati divulgati dall’A. P.A.N. lo confermano.

«Diplomati e laureati hanno riscoperto l’interesse per la campagna frutto dell’aumentata difficoltà di trovare un posto di lavoro pubblico o privato che molti giovani vedono, ormai, come una chimera irraggiungibile» ha affermato il direttore delle piccole e medie imprese Gian Franco Seddone.

In proposito L’A.P.A.N. Sardegna ha avviato una serie d’incontri in diverse Amministrazioni comunali del territorio, proprio in considerazione del rinnovato interesse per la campagna, pertanto, l’opportunità di intraprendere l’attività agricola è percepita come una risorsa concreta se non unica che racchiude in se tre obiettivi: possibilità di un riscatto sociale, riduzione della povertà, rilancio e accelerazione dello sviluppo economico nelle zone rurali. L’interesse maggiore dei giovani è rivolto all’apicoltura, alla coltivazione dei frutteti, degli oliveti, al rilancio dei vigneti e ultimo ma non in secondo piano alla coltura degli ortaggi in genere, con particolare attenzione alle patate e ai pomodori e a tutti gli altri prodotti di consumo da destinare al mercato sardo.

Dando voce ai numeri, in poco più di un mese si sono rivolti all’ A.P.A.N Sardegna 7 giovani interessati ad avviare un azienda di apicoltura; 4 con stimolanti progetti per il rilancio di alcuni vigneti; 3 affascinati dalla fattoria didattica; 9 desiderosi di intraprendere la strada dell’agricoltura biologica; 4 attirati dal campo delle colture arboree quali il sughero e l’olivo e 6 che intendono operare nell’ortofrutta.

Il bando nazionale, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale prevede un premio di € 70.000,00 in conto interessi per l’insediamento e il subentro in agricoltura, per l’acquisizione, lo sviluppo e l’ampliamento dell’azienda agricola e per l’acquisto di efficienti strutture fondiarie in favore dei giovani che intraprendono per la prima volta questa attività.

Oltre al premio sono previsti finanziamenti a tasso agevolato da un minimo di 250.000,00 euro sino ad un massimo di 2.000,000,00 di euro da restituire da un minimo di 15 sino a un massimo di 30 anni.

«Con le nuove generazioni si ritorna all’agricoltura come un tempo; attività abbandonata per colpa dell’insediamento della grossa industria che, come sirena che non mantiene le sue promesse, ha strappato dalle campagne tantissimi contadini denaturalizzando così non solo il nostro territorio ma anche minando alla base il pilastro centrale della nostra economia.

Finalmente con il rilancio del PSR 2014/2020 (Piano di Sviluppo Rurale), finanziato dall’Unione Europea per un importo di circa un miliardo e 400 milioni si può innovare e potenziare la competitività delle aziende agricole» evidenzia Seddone e prosegue:« Puntare sull’agricoltura significa rivitalizzare migliaia di ettari di terreno lasciati incolti da svariati anni, ma vuol dire anche aprire nuove imprese giovanili e più occupazione. La Sardegna, con la produzione agricola del 2015, ha conseguito un valore aggiunto di 1 miliardo e 300 milioni di euro con una crescita del 2,1% rispetto all’anno 2014, oltre ad un incremento di occupazione del 12.5%, vale a dire 78 mila unità. Se si aggiunge l’intera filiera agroalimentare, si evidenzia, sempre nel 2015, una crescita dei flussi delle esportazioni regionali pari al 15%, il che vuol dire oltre 210 milioni di euro. Considerando quanto sopra, rimane però una nota dolente di cui non ci si può esimere dal parlare. Oggi l’entusiasmo da parte dei giovani di intraprendere attività imprenditoriale si scontra spesso con la difficoltà di accesso alle linee di credito messe a disposizione degli istituti finanziari. Questa, purtroppo, è una preoccupazione notevole che si tramuta spesso e velocemente in quel muro virtuale, e sotto certi aspetti concreto, nel quale s’infrangono insieme all’entusiasmo dei nostri giovani anche tante interessanti e innovative idee imprenditoriali».

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