La Confcommercio Nuoro esprime soddisfazione per l’incontro con gli amministratori sui tributi minori

Sonia

La Confcommercio Nuoro esprime soddisfazione per l’incontro con gli amministratori sui tributi minori

mercoledì 18 Maggio 2016 - 13:05
La Confcommercio Nuoro esprime soddisfazione per l’incontro con gli amministratori sui tributi minori

Presentate soluzioni concrete per l’esenzione di alcuni tributi

La Confcommercio di Nuoro esprime soddisfazione nell’incontro avvenuto tra le associazioni di categoria e gli amministratori,  nel corso  del quale, si ha avuto un confronto su un’ imposizione tributaria pesantissima, tra balzelli e tasse inutili, che sta paralizzando il sistema economico nazionale.

«Dopo la riunione  in Comune riteniamo, come Confcommercio, che finalmente dopo anni di arroganza e di mancati confronti, si possa finalmente aprire qualche spiraglio per cambiare le cose. Sarà perché alcuni amministratori fanno gli imprenditori e sono colpiti da questi balzelli conoscendone il peso, sarà perché la contribuzione locale oramai rappresenta per le imprese una fetta importante dei tributi pagati ogni anno, solo analizzando bene il problema si può arrivare ad una soluzione che vada ad incidere sui costi. La sola “tassa sulle insegne” ha creato centinaia di problemi a causa di un regolamento assurdo, bizantino e senza alcuna logica. Interpretato rigidamente e senza capire, come abbiamo spiegato più volte, che le insegne sono “il viso delle attività imprenditoriali”».

La Confcommercio dunque attraverso un documento programmatico ha avanzato alcune soluzioni previste dal regolamento comunale per esentare il commerciante dal pagamento di alcuni tributi.

«Si è arrivati all’assurdo di tassare i bar per aver esposto uno dei marchi commercializzati. La norma dice, invece, che rientrano nei casi di esenzione poiché la scritta è idonea a segnalare quel tipo di impresa. Nei casi di esposizione di più insegne la legge dispone che le stesse vadano misurate singolarmente, sommate ed eventualmente la superficie totale ottenuta vada poi arrotondata per eccesso. La locale concessionaria, invece, applicando sempre il regolamento comunale assurdo si è provveduto singolarmente agli arrotondamenti, con risultati esorbitanti. Le scritte riportanti il marchio, ad esempio, di una birra apposte nello spazio inferiore di un ombrellone, vengono tassate, con questo sistema, per 8 metri quadrati, con imposizione fiscale di oltre 300 euro. Tantissimi i casi di tassazione dei cosiddetti avvisi al pubblico, quali ad esempio: “magazzino ricambi”, “Uffici”.  Gli stessi, invece, non sono tassabili per legge, specie se collocati all’interno delle attività e, dunque, non visibili agli utenti che transitano in quella strada. Confcommercio ritiene opportuno semplificare anche gli adempimenti posti a carico degli esercenti, consentendo loro di effettuare le denunce di installazione attraverso ordinarie autocertificazioni e non (com’è attualmente) mediante comunicazioni DUAAP sottoscritte da professionisti (geometri/ingegneri) che, oltre alla farraginosità,  hanno un costo rilevante. Infine sarebbe opportuno non obbligare, almeno nella prima fase interlocutoria, gli operatori a ricorrere in commissione tributaria, evitando loro di sostenere spese spesso superiori alle somme contestate.

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