La maggioranza politica sfiducia Vannina Mulas: “si dimetta per il bene del Consorzio”

Sonia

La maggioranza politica sfiducia Vannina Mulas: “si dimetta per il bene del Consorzio”

venerdì 13 Maggio 2016 - 13:11
La maggioranza politica sfiducia Vannina Mulas: “si dimetta per il bene del Consorzio”

L'ingresso alla Biblioteca Satta-©-foto S..Novellu

Duro attacco nei confronti del Commissario Straordinario

Vannina Mulas

Vannina Mulas

La coalizione di maggioranza in Consiglio Comunale rappresentata dai gruppi politici La Base, Partito Sardo d’azione, Atene Sarda, Scegliamo Nuoro Ripensiamo Nuoro e La Città in Comune, chiedono in modo compatto al Commissario Straordinario del Consorzio di pubblica lettura Sebastiano Satta di rinunciare all’incarico e di rimettere il suo mandato ai nuovi amministratori.
«In questi dieci mesi di mandato la nostra maggioranza si è concentrata sulla macchina amministrativa e sul modo di farla ripartire.

I risultati iniziano peraltro a intravedersi non solo con un rinnovato rapporto di reciproca e costante e sintonia con i cittadini ma, concretamente, con un significativa riduzione della pressione fiscale. Non ci siamo voluti per nulla far distrarre dal furore ossessivo di occupare i posti di potere, come certa politica era abituata a fare in questa città- affermano.

Quella stagione è fortunatamente conclusa e se ne sono accorti oramai tutti.
 Tutti, tranne il commissario straordinario del Consorzio per la pubblica lettura Sebastiano Satta.

Non solo in questi cinque anni di incarico lautamente retribuito non ha svolto neppure l’unico compito a cui era tenuta, ovvero ricostituire gli organi sociali e dare una prospettiva moderna, contemporanea e innovativa alla biblioteca, ma si è arroccata nel fortino prebendizio non opponendo alcuna resistenza (anzi, in qualche modo implorandola) alla scellerata incursione del legislatore regionale che sta tentando di estromettere il Comune di Nuoro dalla vita delle sue istituzioni culturali.

Abbiamo confidato in questi mesi, evidentemente invano, che il commissario rendesse conto della sua attività per poi rimettere il suo mandato nelle mani dei nuovi amministratori, se non altro per verificare se potesse godere ancora della fiducia. E invece nulla, con ciò costringendo i gruppi politici di maggioranza a rendere pubblico questo atto di sfiducia e, ringraziandola per la sua disponibilità, a confidare in un sussulto di dignitosa ritirata».

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