Basta col pane precotto camuffato da pane fresco: in un convegno il punto sulla nuova legge relativa alla panificazione

Sonia

Basta col pane precotto camuffato da pane fresco: in un convegno il punto sulla nuova legge relativa alla panificazione

martedì 12 Aprile 2016 - 12:25
Basta col pane precotto camuffato da pane fresco: in un convegno il punto sulla nuova legge relativa alla panificazione

Convegno sulla Tutela della panificazione in Sardegna (foto Cronache Nuoresi)

 In Sardegna il pane fresco sarà tutelato e venduto “entro la giornata in cui si è concluso il processo produttivo”

Sapete davvero che pane mangiate di solito? È pane fresco, cotto in un forno artigianale o  invece è una pagnotta conservata, un pane congelato, o un semilavorato prodotto con materie prime che arrivano dall’estero?

Con la legge regionale  4/2016 in Sardegna il pane fresco sarà tutelato e venduto “entro la giornata in cui si è concluso il processo produttivo”. Quello precotto o precongelato, invece, verrà messo in vendita “in scaffali ben distinti e separati da quelli del pane fresco e accompagnato dalla dicitura ‘pane ottenuto da cottura di impasti’”, per evitare confusione tra i due prodotti. Viene inoltre istituito un contrassegno regionale attestante la vendita di pane fresco con precise indicazioni sulle modalità di realizzazione del prodotto e sulle materie prime utilizzate.

Ieri pomeriggio si è fatto il punto sulla nuova normativa di tutela del pane fresco e dei pani tipici della tradizione, in occasione di un convegno organizzato dal consigliere regionale del PD Daniela Forma prima firmataria delle proposte di legge assieme a Luigi Crisponi dei Riformatori.

Un confronto tra gli addetti del settore, i politici e i rappresentanti delle associazioni di categoria.

All’incontro, infatti, erano presenti Maria Carmela Folchetti presidente di Confartigianato Sardegna, Roberto Bornioli presidente Confindustria Sardegna Centrale, Mario Tendas consigliere regionale PD, Gian Pietro Sechi presidente regionale della Federazione Panificatori e Luigi Lotto presidente Commissione Artigianale e Commercio Consiglio regionale Sardegna.

Con la nuova normativa verrà istituito anche un registro regionale delle tipologie da forno tipiche della tradizione isolana e previsto un percorso di accompagnamento per l’accesso al regime delle denominazioni di origine protetta, delle indicazioni geografiche protette e delle specialità tradizionali garantite.

Durante il dibattito si è sottolineato la necessità di far entrare a regime la nuova normativa sul pane che tutela sia i produttori che i consumatori e specialmente la novità sta nel fatto che si punta su azioni per il contrasto all’abusivismo.
Questa legge semplificata in 15 punti, infatti, è nata dalla sinergia tra politici e gli addetti del settore, un lavoro certosino, che ha portato a degli accordi di filiera  ben precisi, come strumento prioritario da mettere in campo per valorizzare l’intera produzione che come è stato ricordato è stata colpita dalla crisi, dunque,a livello più generale, occorre portare avanti una riflessione profonda sulla produzione della materia prima come il frumento duro che in pochi anni è passata da 90.000 ettari ai 33.000 attuali; ciò significa che la materia prima della produzione non supera il 20% del totale, mentre il resto arriva da Canada o Ucraina, costituire una filiera vuol dire invece ricostituire un intero ciclo produttivo che parte dall’agricoltura.

Infine Luigi Lotto ha chiarito che in Sardegna manca un marchio che tutela i pani tipici sardi e che tale iniziativa deve partire dagli operatori del settore.

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