Dodicenne vessata dai compagni, gli psicologi lanciano l’SOS: è indispensabile la nostra presenza nelle scuole

Sonia

Dodicenne vessata dai compagni, gli psicologi lanciano l’SOS: è indispensabile la nostra presenza nelle scuole

martedì 16 Febbraio 2016 - 11:09
Dodicenne vessata dai compagni,  gli psicologi lanciano l’SOS: è indispensabile la nostra presenza nelle scuole

Giovani

L’associazione internazionale di Polizia ha organizzato a Nuoro un convegno sulle devianze giovanili

Dopo la vicenda della ragazzina nuorese per mesi vessata dai compagni di scuola ed etichettata come una che portava “jella”, interviene l’Ordine degli psicologi della Sardegna che lancia la proposta di:«cominciare a pensare allo psicologo negli isitituti scolastici come ad una figura professionale stabile e necessaria nella quotidianità, anche nella scuola primaria».

«L’aumento di preoccupanti episodi di comportamenti persecutori condivisi ed estesi, anche fra i giovanissimi, richiede un’azione coordinata e di tipo nuovo, anche rispetto agli interventi, certo importanti, fin qui avviati» precisa Angela Quaquero, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Sardegna.

«Purtroppo nota, e ha travalicato i confini dell’isola, la storia della ragazzina dodicenne nuorese, per mesi oggetto di atti di bullismo, che hanno coinvolto un numero considerevole di alunni delle scuole medie cittadine. Sono almeno due gli elementi di novità di cui occorre tener conto – ha sottolineato Angela Quaquero- e su cui è necessario riflettere rapidamente per adottare le misure più adeguate e corrette. da un lato, la vicenda nuorese, così come già accaduto altrove, conferma che si sta abbassando l’età delle “vittime”, ma anche quella degli artefici degli atti di persecuzione collettiva. Dall’altro, che l’azione di denigrazione, insulto e umiliazione della vittima può propagarsi in modi incontrollabili, attraverso i nuovi mezzi di comunicazione come la rete dei “social network”. Gli effetti, purtroppo possono essere devastanti, come la cronaca più recente ha mostrato».

Lo psicologo nella scuola può essere il punto di riferimento per la necessaria interazione fra tutti i soggetti che “si occupano” dei bambini e degli adolescenti:  innanzitutto i genitori e i docenti, che troppo spesso non dialogano fra di loro, o peggio, si contrappongono. In mezzo ci sono i minori, con le infinite fragilità e solitudini, non solo virtuali, che per ragioni diverse, ne caratterizzano l’esistenza e ne condizionano lo sviluppo, sottolinea l’Ordine professionali.

Intanto l’associazione internazionale di Polizia ha organizzato per il 5 marzo presso il Liceo Musicale  e Umanistico Sebastiano Satta un incontro sulle devianze giovanili, dove si faranno delle riflessioni anche sulle vicende di cronaca degli ultimi giorni.

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