Nuova udienza questa mattina per Graziano Mesina accusato di essere il mandante dell’omicidio di Santino Gungui

Sonia

Nuova udienza questa mattina per Graziano Mesina accusato di essere il mandante dell’omicidio di Santino Gungui

martedì 09 Febbraio 2016 - 16:23
Nuova udienza questa mattina per Graziano Mesina accusato di essere il mandante dell’omicidio di Santino Gungui

Il Tribunale di Nuoro (foto S.Novellu)

Nuova udienza questa mattina a Nuoro davanti al Gup Claudio Cozzella per  Graziano Mesina: il giudice deve pronunciarsi sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dal Pm Giorgio Bocciarelli nell’ambito di un’inchiesta che vede Mesina indagato come mandante dell’omicidio di Santino Gungui, avvenuto a Mamoiada (Nuoro) nel 1974. Il Gup oggi ha contestato a ‘Grazianeddu’ l’aggravante della premeditazione, come sollecitato dal Pm.

L’udienza è stata aggiornata all’8 marzo su istanza dei legali di Mesina, gli avvocati Maria Luisa Vernier e Beatrice Goddi, che hanno chiesto più tempo per studiare nei dettagli le carte processuali, compresi gli ultimi elementi che hanno portato alla contestazione dell’aggravante. Anche questa mattina, Mesina si è presentato in aula scortato dagli agenti del carcere di Badu ‘e Carros, dove è detenuto, e accompagnato dai suoi avvocati.

La nuova indagine della Procura di Nuoro a carico di Mesina – di nuovo in carcere dal 2013 dopo la grazia concessagli dall’allora presidente della Repubblica Ciampi nel 2004 e ora a processo a Cagliari per associazione per delinquere, traffico di stupefacenti e un’altra lunga serie di reati – risale al luglio scorso.

I carabinieri del nucleo investigativo di Nuoro avevano notificato in carcere all’ex latitante un avviso di conclusione dell’indagine per l’omicidio di Sebastiano Gungui, classe 1937, ucciso a Mamoiada nella notte tra il 24 e il 25 dicembre del 1974. La svolta dalle intercettazioni che nel 2013 hanno portato all’arresto di Mesina e della sua banda.

All’epoca del delitto ‘Grazianeddu’ era in carcere ma, secondo l’accusa, avrebbe commissionato il delitto per punire Gungui del fatto di essersi tenuto i soldi che avrebbe invece dovuto consegnare a suoi uomini di fiducia. E di questo, l’ex primula rossa, si sarebbe vantato con i complici del traffico di droga senza sapere di essere intercettato.

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