Città in Comune replica al PD: «il partito delle tessere inizia il nuovo anno con una nota traballante»

Sonia

Città in Comune replica al PD: «il partito delle tessere inizia il nuovo anno con una nota traballante»

lunedì 04 Gennaio 2016 - 17:17

Il PD accusa la maggioranza politica di cambiare destinazione d’uso ad alcuni progetti di cui ribadisce la paternità come il Campus Universitario e il Museo dell’identità.

Attraverso la stessa nota stampa il gruppo consiliare composto da Leonardo Moro, Alessandro Bianchi e  Tore Sulas hanno annunciato che per questi progetti sono arrivati i finanziamenti.

La Città in Comune replica pesantemente all’attacco del PD.

« Il Partito Delle tessere inizia il 2016 con una scomposta nota, traballante e instabile, dovuta certamente alle libagioni di fine anno. Attua un attacco all’attuale maggioranza che con determinazione, forte del pronunciamento dei Cittadini, è impegnata a sanare i danni provocati da decenni di PD, nelle sue varie forme, e dai suoi complici (ormai estinti, per fortuna!). evidenzia Paolo Fadda della Città in Comune- .  La sparuta e disunita truppa presente in Consiglio Comunale, ancora non si da pace, non si capacita, anche perchè non ha nessuna esperienza di una maggioranza coesa che sostiene con serenità e determinazione il suo sindaco e la sua giunta, le sue idee.  Non capiscono, e non potranno mai capire, la volontà di guardare solo al bene comune, la voglia di far sorridere Nuoro: questi tristi figuri del giurassico a volte ritornano, come i Mommoti dell’infanzia, a tentare di spaventare gli onesti, come fanno all’interno del loro partitino con le tessere del monopoli.

Ma il mondo è cambiato, Nuoro è cresciuta, Nuoro si è ribellata; necessita di un confronto serio e produttivo non di farfuglianti rintronati alla disperata ricerca di un palcoscenico, per loro irrimediabilmente crollato.

Hanno ragione solo su una cosa: ci hanno lasciato un mare di cose da fare e un abisso di debiti non pagati.

Faremo l’uno e l’altro in tempi certi e misurabili, non in cento anni, come loro insegnano. Si diano pazienza, si rassegnino, stiano attenti ed osservino come si lavora molto e bene seriamente.

Anche rimodulando opere e approvando percorsi lineari e utili solo per la Città: davvero non ci arriveranno mai a capire che si può amministrare onestamente».

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