Omicidio Noragugume. L’autopsia: Argiolas ucciso da un solo colpo al viso. Nessun colpo di grazia

Sonia

Omicidio Noragugume. L’autopsia: Argiolas ucciso da un solo colpo al viso. Nessun colpo di grazia

domenica 22 Novembre 2015 - 20:30
Omicidio Noragugume. L’autopsia: Argiolas ucciso da un solo colpo al viso. Nessun colpo di grazia

Il luogo dell'omicidio di Giampietro Argiolas (foto Pintus)

Si indaga su un auto bruciata a Birori, forse usata dai killer

L’AUTOPSIA; È stata eseguita oggi al Policlinico di Monserrato, dall’anatomopatologo Roberto Demontis, l’autopsia sul corpo di Giampietro Argiolas, l’allevatore di 42 anni di Noragugume, ucciso giovedì sera sulla provinciale 33 mentre rientrava a casa a dal lavoro nella sua azienda zootecnica bordo del proprio camioncino. L’accertamento è stato effettuato con un macchinario di ultima generazione, una bara radiotrasparente che, con una radiografia, ha permesso di stabilire il numero di pallettoni esplosi e la loro posizione esatta sul corpo della vittima, senza interventi chirurgici sul corpo. Un accertamento che ha permesso di ricostruire la dinamica esatta del delitto.

IL VERDETTO: Una rosa di pallettoni al volto, frutto di un unico corpo esploso. Questo è il risultato dell”esame autoptico eseguito sul cadavere dell’allevatore e durato quasi quattro ore. Nessun colpo di grazia dunque, come ipotizzato da qualcuno in un primo momento, ma solo un colpo esploso in pieno volto da un killer che, da un pick up, dopo essersi affiancato al camioncino della vittima avrebbe fatto fuoco. Nel pomeriggio il sostituto procuratore Andrea Mammone che coordina le indagini, ha autorizzato la restituzione della salma ai familiari. I funerali sono previsti domani mattina nella chiesa di San Giacomo a Noragugume.

Il Colonnello Saverio Ceglie (© foto S.Novellu)

Il Colonnello Saverio Ceglie (© foto S.Novellu)

LE INDAGINI: Il colonnello Saverio Ceglie, sentito a proposito dei legami ipotizzati subito dopo il fatto con la faida che da troppi anni insanguina il paese, precisa che al momento non c’è alcun elemento che possa avvalorare questa tesi, per quanto non si escluda alcuna pista.

Intanto le indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Ottana, diretta dal tenente Massimo Meloni, proseguono a ritmo serrato e scavano nel passato turbolento di Argiolas, uscito di recente da due casi giudiziari con altrettante assoluzioni.

In due giorni sono state interrogate varie persone per cercare di ricostruire le ultime ore di vita dell’allevatore, dal passato tormentato: Argiolas era stato infatti implicato nella faida di Noragugume e nell’attentato all’ex sindaco di Ottana, Giampaolo Marras, da entrambe le vicende giudiziarie era però uscito con un’assoluzione.

Gli inquirenti, comunque, in queste ore sembrerebbero percorrere anche un’altra pista, quella che porta all’omicidio di Bachisio Cossu, compiuto il 16 novembre 2014 sotto gli occhi della compagna, che in passato era stata la ex moglie di Argiolas. L’allevatore è stato uno dei primi sospettati e anche se pare avesse un alibi di ferro, l’inchiesta è ancora aperta.

A questo proposito si indaga anche su un’auto ritrovata bruciata a Birori, per capire se sia l’auto utilizzata dai killer di Argiolas la sera del delitto.

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