Nuoro. Parola d’ordine "Fare massaggi" per una prestazione "particolare" dal costo di 50/70 euro

Sonia

Nuoro. Parola d’ordine "Fare massaggi" per una prestazione "particolare" dal costo di 50/70 euro

mercoledì 21 Ottobre 2015 - 14:32
Nuoro. Parola d’ordine "Fare massaggi" per una prestazione "particolare" dal costo di 50/70 euro

Un cliente riceve le "attenzioni" di due "massaggiatrici"

Scoperto un giro di prostituzione da oltre 200 mila euro annui

Un cliente riceve le

Un cliente riceve le “attenzioni” di una “massaggiatrice”

“Fare massaggi” era la parola d’ordine per una prestazione che andava dai 50 ai 70 euro.  Giovani, di bella presenza e dagli occhi a mandorla, pronte per clienti d’ogni estrazione sociale: sei cinesi per decine di clienti che quotidianamente ricorrevano alle loro prestazioni. Prestazioni che effettivamente si basavano sul massaggio orientale, all’interno di un locale privo di ogni autorizzazione.

Liberi professionisti, impiegati, studenti, anziani e qualche padre di famiglia i quali, nel corso dell’attività di indagine, sono stati pedinati, fotografati e ripresi dalle telecamere nascoste dagli investigatori all’interno del Centro massaggi. Decine di ore di filmati e foto sull’attività che si svolgeva nell’alcova a luci rosse camuffata da centro benessere per un giro di soldi di oltre 200 mila euro all’anno.
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Oltre un anno di indagini è servito alla Polizia di Stato per smascherare un mercato del sesso a pagamento che andava oltre la struttura di Viale Sardegna, a Nuoro: sette cittadini cinesi residenti a Milano, Bari, Firenze, Reggio Emilia, Padova, Prato, Oristano e un italiano di Cuneo sono stati denunciati in stato di libertà per sfruttamento della prostituzione e riciclaggio.
Un cliente riceve le

Un cliente riceve le “attenzioni” di due “massaggiatrici”

Stamattina la Squadra Mobile di Nuoro, diretta dal vice Questore aggiunto Fabrizio Mustaro, ha posto sotto sequestro il Centro massaggi nuorese e eseguito nove perquisizioni nelle abitazioni degli indagati, in esecuzione di un’ordinanza del GIP di Nuoro, Mauro Pusceddu.

Le prostitute effettuavano, quotidianamente, versamenti degli incassi su vari conti bancari e postali e su carte di credito ricaricabili, tutti passati al setaccio dalle Forze dell’Ordine.

La Polizia di Nuoro ha sottoposto a perquisizione anche un Centro analogo che opera a Oristano, gestito da uno dei cinesi indagati, dove durante la perquisizione  la Polizia ha sequestrato 2140 euro mila euro in contanti. Perquisita anche la sede di una società milanese che curava le inserzioni e la pubblicità su Internet.

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Un cliente riceve le “attenzioni” di due “massaggiatrici”

Su ordine del GIP sono stati posti sotto sequestro preventivo cinque conti correnti bancari e tre conti correnti postali. È stato accertato che tutti gli incassi del centro massaggi transitavano sui conti intestati agli indagati. Parte del denaro era poi trasferito in Cina.

Perquisito anche l’appartamento che gli sfruttatori avevano preso in affitto, a Nuoro, per far alloggiare le prostitute. Qui, dietro a un armadio sono stati rinvenuti, all’interno di una scatola, oltre 36 mila euro in contanti, in banconote da 20 e 50 euro.
Il giro si estendeva, però, anche oltremare: durante le perquisizioni a Milano è stato posto sotto sequestro un appartamento, un vero e proprio call-center, che riceveva le richieste dei clienti e curava gli inserimenti degli annunci a luci rosse sul web. Vi lavoravano diverse donne cinesi che si alternavano, cambiando ogni due mesi.
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