Sebastian Cocco: «la Biblioteca Satta presidio formativo e informativo. Oltre a Istituzioni scendano in campo protagonisti della cultura locale»

Sonia

Sebastian Cocco: «la Biblioteca Satta presidio formativo e informativo. Oltre a Istituzioni scendano in campo protagonisti della cultura locale»

sabato 17 Ottobre 2015 - 10:12
Sebastian Cocco: «la Biblioteca Satta presidio formativo e informativo. Oltre a Istituzioni scendano in campo protagonisti della cultura locale»

L'ingresso alla Biblioteca Satta (© foto S.Novellu)

L'ingresso alla Biblioteca Satta (© foto S.Novellu)

L’ingresso alla Biblioteca Satta (© foto S.Novellu)

«Tutti abbiamo un debito di riconoscenza nei confronti della Biblioteca: iniziamo a pagarlo»

Mentre la crisi continua ad attanagliare il Consorzio per la Pubblica Lettura Sebastiano Satta,  commissariato dal 2011, e 17 lavoratori rischiano di andare a casa, l’assessore alla Cultura del Comune di Nuoro, Sebastian Cocco, offre al propria lettura di come dev’essere affrontato il caso: non si possono aspettare le Istituzioni ma i protagonisti della cultura locale; il Comune sarebbe pronto a fare la sua parte.

Sebastian Cocco

Sebastian Cocco

«Con implacabile puntualità – esordisce l’Assessore alla cultura del Comune di Nuoro Sebastian Cocco – arriva ogni anno il forte grido di aiuto una tantum, proveniente da Piazza Asproni Biblioteca Sebastiano Satta. Questo perché si intenderebbe ragionare come nel passato, il tempo in cui si è praticata la politica del cappello in mano, magari con contorno di folklorismo, sino alle sceneggiate furbesche dei roghi in piazza. Acqua passata; rimane, negli annali della nostra piccola storia, la tragica dimensione di una politica locale, assegnata agli Enti responsabili, incapace di produrre un progetto sul quale costruire il necessario consenso istituzionale.

Ci si è incartati, con il commissariamento del 2011, in disquisizioni giuridiche sul tipo di assetto da assegnare al Consorzio, con la soppressione delle Comunità Montane e ora si rischia di commettere lo stesso errore a fronte di un sostanziale disimpegno della Provincia che ha di fatto ridotto a un terzo il contributo che ha sempre conferito».

«Occorre un deciso cambio di passo e una nuova visione delle nostre istituzioni culturali, compresa evidentemente la loro “madre”, ovvero la Biblioteca Sebastiano Satta e i suoi operatori che l’hanno, nonostante tutto, tenuta in vita e fatta crescere».

Non possiamo più affidarci esclusivamente alla discontinua ed episodica beneficenza dell’assessore regionale di turno. La cultura è il terreno sul quale il Presidente Pigliaru scommette e sfida il futuro delle aree marginali e delle future generazioni; siamo qui a raccoglierla la sfida, con azioni e impegni di sistema, cui la Regione non può sottrarsi.

«È tuttavia – incalza l’Assessore – arrivato il momento in cui, oltre a un rinnovato coinvolgimento dei Comuni della Provincia, debbono avere un ruolo fondamentale anche i protagonisti locali del mondo della cultura, delle imprese, dell’editoria, della cooperazione, dei lavoratori come pure i numerosi intellettuali nuoresi sparsi per il mondo.

Rifuggiamo dall’idea al ribasso che vede la Biblioteca esclusivamente un rifugio per intellettuali – o sedicenti tali – in cui si leggono i quotidiani gratis, si danno a prestito libri o si presentano poesie e romanzi; è e deve essere invece un presidio formativo e informativo, con approfondimenti settoriali innovativi per le future generazioni anche, appunto, del mondo dell’economia reale.

Sarà forse il caso di non concentrare tutte le energie su organismi di imminente costituzione davanti ai quali ci si dovrebbe inchinare solo per la presenza dell’aggettivo “culturale” e di dare immediata disponibilità a contribuire stabilmente all’esistenza della Biblioteca Satta, in vista della costituzione dell’assetto istituzionale che, nell’ambito di un dibattito condiviso dalle forze politiche, potrebbe includere anche i privati.

Tutti noi – conclude Cocco – abbiamo un debito di riconoscenza nei confronti della Satta; iniziamo a saldarlo. Il Comune di Nuoro è pronto a fare la sua parte».

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