Crisponi: un'interpellanza per salvare il Consorzio della pubblica lettura Satta

Sonia

Crisponi: un'interpellanza per salvare il Consorzio della pubblica lettura Satta

giovedì 15 Ottobre 2015 - 16:41
Crisponi: un'interpellanza per salvare il Consorzio della pubblica lettura Satta

Biblioteca "Sebastiano Satta"

Un momento del Vertice sindacale alla Biblioteca Satta

Un momento di un incontro alla Biblioteca Satta

L’ennesima crisi finanziaria si abbatte sul Consorzio per la pubblica lettura Sebastiano Satta

Il Consorzio per  la pubblica lettura Satta, già commissariato, se non si prenderanno provvedimenti immediati rischia la chiusura definitiva.

L’appello è arrivato qualche giorno fa dal commissario straordinario Vannina Mulas.

Il consigliere regionale Luigi Crisponi in merito all’argomento rivolge un’interpellanza all’assessore regionale alla pubblica Istruzione Claudia Firino e al Presidente Francesco Pigliaru se non ritengano di dover assicurare la immediata stabilizzazione economica del Consorzio Satta e la sua conseguente riorganizzazione istituzionale anche  attraverso la diretta partecipazione della stessa Amministrazione Regionale.

« Il Consorzio per la pubblica lettura di Nuoro venne istituito dalla Amministrazione Provinciale e dal Comune di Nuoro il 28 Dicembre 1948 ai sensi della Legge 393/1941, quale presidio culturale fondamentale per l’accesso alla conoscenza e al mondo dell’informazione. è scritto nell’interpellanza- Esso svolge un servizio irrinunciabile rivolto ad utenti, biblioteche, enti, scuole e associazioni attraverso le molteplici sezioni in cui esso è organizzato: prestito librario, animazione e promozione della lettura, formazione, consulenza tecnica, produzione editoriale, organizzazione di laboratori e seminari».

«Tali attività mantengono vivo lo spessore culturale e  identitario della città di Nuoro e del suo territorio proprio nella delicata fase storica in cui chiudono e retrocedono i presidi istituzionali nazionali mortificando in tal modo un area già particolarmente indebolita e che mostra preoccupanti segni di vulnerabilità socio culturale» conclude l’esponente regionale nuorese.

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