Disoccupato per colpa dell'accorpamento dell'Oncologico e Microcitemico all'azienda Brotzu

Sonia

Disoccupato per colpa dell'accorpamento dell'Oncologico e Microcitemico all'azienda Brotzu

martedì 13 Ottobre 2015 - 17:31
Disoccupato per colpa dell'accorpamento dell'Oncologico e Microcitemico all'azienda Brotzu

L'ospedale Brotzu

L'ospedale Brotzu

L’ospedale Brotzu

Liquidato con personale senza esperienza

Mi chiamo Matteo Medda, ho 41 anni e sono padre di due figli: Niccolò di 21 mesi e Grazia nata il 1° ottobre del 2015 alle 4.28. 4 ore e 28 minuti del mio primo giorno da disoccupato, essendomi scaduto il contratto il 30 settembre 2015. Ho lavorato per 3 anni all’ufficio ticket dell’ospedale Oncologico/Microcitemico, con la massima professionalità e competenza, sempre con contratti di tipo interinale, prima con la società Alba e poi con la Tempor.

Nell’estate del 2014, da agosto a settembre, sono andato al lavoro senza percepire lo stipendio (da Iglesias sono 110 km ogni giorno) e senza mai perdere una giornata, senza che nessuno ci informasse di niente nel totale silenzio delle organizzazioni sindacali, solo io con i miei colleghi a difesa del nostro posto di lavoro. Mai una segnalazione, mai un problema sul lavoro. Dal 1 luglio di quest’anno gli ospedali Oncologico  e Microcitemico sono stati accorpati all’Azienda ospedaliera Brotzu. La gestione dell’ufficio ticket al Brotzu è affidata alla cooperativa sociale di tipo B “Ali integrazione”, che ha vinto l’appalto per la gestione del servizio ticket in tutta l’Azienda. Quindi, dal 1 ottobre 2015, sarebbe diventato il nostro nuovo datore di lavoro, dopo l’Alba e la Tempor. Ma il 16 settembre 2015, alle 15, sono stato convocato per un “colloquio” da questa Cooperativa. Ho virgolettato la parola colloquio perché il termine più appropriato sarebbe ‘chiacchierata informale’, perché non verteva sulla mia professionalità: una semplice chiacchierata sulle problematiche dell’ufficio. Il 29 settembre sono stato contattato dalla Cooperativa e mi è stato comunicato che non avevo superato il colloquio. Arrivederci e grazie! La domanda nasce spontanea: perché?

Su 11 operatori, che prestavamo servizio, 6 non sono stati confermati e siamo stati rimpiazzati da altri 6 senza nessuna esperienza. Apprendo con stupore e un briciolo di fastidio dai giornali che sono state “tenute le professionalità migliori per garantire un servizio migliore”. Da una chiacchierata hanno capito chi erano le professionalità migliori e chi quelle peggiori? Servizio migliore è quello che fa attendere l’utente massimo 15 minuti (come è sempre successo quando lavoravo io) oppure farlo attendere 40/50 minuti? Bisognerebbe portare maggior rispetto verso le persone come me e i miei colleghi che hanno sempre lavorato con professionalità passione e tanta umanità verso l’utenza e bisognerebbe portare maggior rispetto per chi lavora, perché stiamo parlando di esseri umani e non di buste dell’immondezza!

Matteo Medda – Iglesias

in collaborazione con (admaioramedia.it)

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