Delitto Langiu: il killer avrebbe sparato a breve distanza, ricostruita la dinamica resta oscuro il movente

Sonia

Delitto Langiu: il killer avrebbe sparato a breve distanza, ricostruita la dinamica resta oscuro il movente

lunedì 27 Luglio 2015 - 12:10
Delitto Langiu: il killer avrebbe sparato a breve distanza, ricostruita la dinamica resta oscuro il movente

I Carabinieri sul luogo del delitto

I Carabinieri sul luogo del delitto

Gli inquirenti in queste ore stanno ascoltando parenti e amici

Il killer che ha freddato Massimiliano Langiu,  lo ha fatto a breve distanza e con un fucile a pallettoni: al giovane muratore e allevatore di maiali sono arrivati  due colpi di fucile al volto, uno dei quali fatale gli ha fatto esplodere il cranio. Quando hanno trovato il cadavere di Massimiliano Langiu, i carabinieri di Jerzu si sono trovati di fronte a una scena raccapricciante. Giunti dopo l’allarme dei famigliari, i militari, al comando del capitano Giuseppe Merola, hanno trovato frammenti di cervello sparsi ovunque

I Carabinieri effettuano i rilievi

I Carabinieri effettuano i rilievi

Questi sono i primi dettagli tecnici che i Carabinieri hanno rilevato nel ricostruire la dinamìca del delitto efferato.

Il giovane è stato trovato privo di vita solo intorno alle 21,30 ma l’omicidio risalirebbe alla tarda mattinata.

La moglie non vedendolo rientrare a pranzo ha allertato gli amici del marito, che lo hanno raggiunto nel terreno che aveva in concessione del Comune in località  Spallana-Is Ilius, una zona impervia tra Gairo vecchia e Gairo Taquisara, dove curava i suoi maiali, trovandolo privo di vita.

Se la dinamica del delitto appare chiara, per ora è un mistero il movente. Dalle testimonianze rese agli inquirenti da parenti e amici, Langiu, pregiudicato per reati contro il patrimonio, non avrebbe avuto infatti alcun motivo per temere un agguato: si recava tutti i giorni ad accudire il bestiame nella sua campagna isolata nella massima tranquillità. Gli inquirenti stanno seguendo piste privilegiate e lavorano su più  fronti. In queste ore si stanno raccogliendo le testimonianze di parenti e amici.

Al momento sembra non ci siano collegamenti con l’omicidio dell’operaio forestale Aldo Caboi, di 63 anni, ucciso nel novembre scorso nelle campagne del paese, se non il fatto che la località  dell’azienda di Langiu è confinante con quella dove è stato teso l’agguato a Caboi e dove è stato ferito Fabrizio Ligas, 33 anni, che era in auto con Caboi. Ma gli inquirenti non escludono che un collegamento ci possa essere. La salma di Langiu si trova nell’ospedale di Lanusei per l’autopsia che potrebbe essere eseguita questo pomeriggio.

Le indagini sono coordinate del magistrato Luisa Dinella, della Procura della Repubblica di Lanusei.

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