La fusione definitiva tra Tiscali e il gruppo Aria porta l'azienda sarda sotto il controllo di una società russa

Sonia

La fusione definitiva tra Tiscali e il gruppo Aria porta l'azienda sarda sotto il controllo di una società russa

venerdì 24 Luglio 2015 - 10:40
La fusione definitiva tra Tiscali e il gruppo Aria porta l'azienda sarda sotto il controllo di una società russa

Tiscali-500x408Capezzone accusa: «dati sensibili e strategici per l’Italia in mani russe»

Nei giorni scorsi c’è stato l’accordo definitivo tra Tiscali ed il gruppo Aria, guidato dall’ex amministratore delegato di Telecom, Riccardo Ruggiero, che opera sul territorio nazionale nel settore della fornitura di servizi di connettività a banda larga.

Secondo il contratto definitivo approvato dal cda di Tiscali, le due aziende si integreranno entro la fine del 2015 tramite fusione per incorporazione all’interno dell’azienda di Renato Soru di una società di nuova costituzione, cui faranno capo l’intero capitale di Aria (con 5 milioni di debiti bancari e un finanziamento convertendo di 15 milioni rimborsabile a scadenza in azioni Tiscali di nuova emissione) ed una posizione di cassa pari a circa 42 milioni di euro apportata dal fondo di investimento russo Odef (Otkritie disciplined equity fund), un’holding attiva nei servizi finanziari (tra i primi 350 gruppi bancari mondiali e tra le prime 15 in Europa orientale), guidata da Vadim Belyaev, partner finanziario dell’operazione di fusione. Al termine della fusione, l’investitore russo (già socio di Aria attraverso Ict) diventerà titolare del 40,8% del nuovo gruppo tra quote dirette e indirette. Soru, oggi presidente e ad di Tiscali, sarà presidente esecutivo della nuova società, mentre Ruggiero avrà la carica di amministratore delegato. Il controvalore complessivo dell’operazione è stimato in circa 77 milioni.

La fusione tra Aria e Tiscali ha attirato l’attenzione del presidente della Commissione Finanze della Camera dei deputati, Daniele Capezzone (Conservatori e riformisti): «È assolutamente comprensibile e condivisibile l’allarme lanciato da chi sottolinea il combinato disposto di due eventi. Dapprima, l’esito della gara svolta a suo tempo da Consip per il servizio pubblico di connettività, cioè per il trasporto di dati della Pubblica amministrazione, incluse le forze dell’ordine, vinta da Tiscali con un enorme ribasso. Ora, giunge la notizia del passaggio di Tiscali sotto il controllo di una società russa. La somma dei due fatti porta dati per definizione sensibili e strategici per l’Italia in mani russe. Interrogherò il Ministero dell’Economia e la Presidenza del Consiglio per sapere se abbiano qualcosa da dire al riguardo».

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in collaborazione con notizie.admaiora media.it

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