Studente ucciso: Il Prefetto agli orunesi: «chi sa parli e aiuti a fare chiarezza»

Sonia

Studente ucciso: Il Prefetto agli orunesi: «chi sa parli e aiuti a fare chiarezza»

mercoledì 20 Maggio 2015 - 06:15

Un'immagine deil'operazione dei Carabinieri

Un vertice sull’ordine pubblico con il Sindaco di Orune: comunichi alla sua gente l’urgenza di una collaborazione

«Massima collaborazione con le Forze dell’ordine affinché, facendo chiarezza sul fatto di sangue che ha sconvolto il paese di Orune, si possa intervenire sulla sicurezza futura della comunità»: è questo l’invito rivolto al sindaco Michele De Serra dal prefetto di Nuoro Giovanni Meloni, in occasione del vertice del Comitato per l’ordine pubblico svoltosi oggi nel capoluogo barbaricino a seguito dell’omicidio di Gianluca Monni, lo studente 19enne di Orune freddato l’8 maggio in paese mentre aspettava il pullman per andare a scuola.

Presenti alla riunione il questore Paolo Fassari, il comandante provinciale dei Carabinieri Saverio Ceglie e gli alti vertici della Guardia di finanza nuorese.

Il delitto sembra essere legato a doppio filo con la sparizione del disoccupato di 28 anni di Nule Stefano Masala, scomparso la sera prima dell’omicidio dal suo paese e mai rientrato a casa. La Opel corsa del giovane è stata ritrovata bruciata nelle campagne di Pattada. L’ipotesi degli investigatori è che Masala sia stato “usato” come autista dalla spedizione punitiva sfociata nel delitto, e poi fatto sparire.

«Lo scopo dell’incontro di ieri – ha spiegato il Prefetto – è stato quello di sentire attraverso il sindaco di Orune quale sia attualmente il clima e la percezione della sicurezza in paese e capire se c’è necessità di un nostro intervento. Un’attività dovuta quando ci sono fatti particolarmente gravi come quello successo nei giorni scorsi. Allo stato attuale – ha sottolineato – non ci sono state mostrate particolari problematiche con l’urgenza di interventi, si tratta di lavorare per la necessità di una sensibilizzazione culturale. Abbiamo invitato il sindaco affinchè si faccia portavoce nella sua comunità dell’urgenza della massima collaborazione con le forze dell’ordine per una soluzione veloce del caso. Un’attività, la nostra, che non ha niente a che vedere con l’attività d’indagine portata avanti dalla Procura di Nuoro e dagli investigatori».

Nel frattempo, sono proseguite anche ieri le ricerche di Stefano Masala nel territorio di Nule, Buddusò, Ozieri e Pattada, ma del giovane ancora nessuna traccia.

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