
L’astensione per il momento è confermata. Per quanto riguarda gli ambulatori prevista la chiusura dalle 8 alle 20. Saranno garantite le urgenze e le visite programmate per pazienti gravissimi. Sciopero con diverse modalità anche per i pediatri, le guardie mediche e gli operatori del 118.
«La proposta di riorganizzazione della medicina generale – spiega Giovanni Barroccu, segretario regionale della Fimmg, la Federazione italiana medici di famiglia – prevede di fatto la scomparsa del medico di fiducia a favore di un accentramento attraverso il quale il professionista diventa sempre più burocrate e meno clinico. Tutto questo a discapito della libertà di scelta del paziente e del rapporto di fiducia che ha instaurato negli anni con il suo medico: nel poliambulatorio immaginato in questa riorganizzazione il paziente rischia di trovarsi spaesato. Noi abbiamo una controproposta, naturalmente: non prevede certo la scomparsa del medico di fiducia». Al centro della protesta anche la revoca delle indennità.
«Una novità- denuncia Barroccu – che solo in Sardegna mette a repentaglio almeno seicento dipendenti di studi medici: tutti a rischio licenziamento».