Terrorismo islamico in Italia. 18 arresti in sette province. Base operativa in Sardegna. Presi due fiancheggiatori di Bin Laden

Sonia

Terrorismo islamico in Italia. 18 arresti in sette province. Base operativa in Sardegna. Presi due fiancheggiatori di Bin Laden

venerdì 24 Aprile 2015 - 10:45
Terrorismo islamico in Italia. 18 arresti in sette province. Base operativa in Sardegna. Presi due fiancheggiatori di Bin Laden

Un'intervento di Polizia della DIA

Tra gli arrestati anche gli autori della strage al mercato di Peshawar, che nel 2009 uccisero oltre 100 persone

Due degli appartenenti al network terroristico di matrice islamica scoperto in Italia dalla Polizia, secondo gli investigatori, facevano parte dell’organizzazione di fiancheggiatori che in Pakistan proteggeva lo sceicco Osama Bin Laden.

È quanto emerge dalle intercettazioni dell’indagine della Digos di Sassari che ha portato a sgominare la rete fondamentalista islamica con base in Sardegna.

La rete fondamentalista con base in Italia era anche impegnata nel traffico di migranti. Pakistani e afghani venivano introdotti illegalmente in Italia per poi proseguire il loro viaggio verso il nord Europa.

L’ingresso in Italia avveniva attraverso imprenditori compiacenti che fornivano falsi contratti di lavoro. In altri casi l’organizzazione forniva documenti falsi da cui i migranti risultavano vittime di persecuzioni etniche o religiose.

Il network forniva anche supporto logistico e finanziario ai migranti, assicurando loro  patrocinio presso gli uffici immigrazione e istruzioni sulle dichiarazioni da rendere per ottenere l’asilo politico,  apparecchi telefonici e sim.

A disposizione degli affiliati armi in abbondanza e numerosi fedeli che erano disposti a compiere atti di terrorismo in Pakistan ed Afghanistan, per poi rientrare in Italia.

Un imam e formatore coranico, che operava tra Brescia e Bergamo, era l’esponente dell’organizzazione fondamentalista addetto alla raccolta dei fondi da destinare per attentati terroristici in Pakistan. L’uomo, un dirigente del movimento pietistico Tablig Eddawa (Società della Propaganda) stimolava le donazioni presso le comunità pakistano-afghane radicate nel territorio italiano. I fondi raccolti venivano poi inviati in Pakistan mediante membri dell’organizzazione. In un caso è stato riscontrato il trasferimento di 55.268 euro mediante un volo per Islamabad in partenza da Fiumicino.

Tra gli arrestati nel blitz contro la rete fondamentalista islamica ci sono gli autori di numerosi e sanguinari atti di terrorismo e sabotaggio in Pakistan compresa la strage del mercato di Peshawar, Meena Bazar, avvenuta ad ottobre 2009 in cui vennero uccise più di 100 persone.

Maggiori dettagli sulla vicenda sarnno resi noti nel corso di una Conferenza stampa che si terrà alle ore 12,00 presso la sede della Procura di Cagliari.

Intanto, sulla vicenda interviene il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini: «Ma come non eravamo al sicuro? Non erano tutte brave persone? Auspico controlli immediati, e questi indivicui siano subito bloccati ed espulsi, dobbiamo prevenire: la Lega chiede controlli a tappeto su tutte le realtà islamiche, organizzate e in rete, operative in Italia”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Sostieni l'informazione libera e indipendente di Cronache Nuoresi