Nasce l'archivio telematico per censire i minorenni a rischio

Sonia

Nasce l'archivio telematico per censire i minorenni a rischio

giovedì 09 Aprile 2015 - 06:45

famiglis Il  progetto sarà realizzato con 650 mila euro fondi Por Fesr

Un archivio telematico protetto dei minorenni sardi ospiti in comunità d’accoglienza e case famiglia per potenziare le attività di controllo della Procura e del Tribunale dei minorenni di Cagliari: il progetto sarà realizzato con 650mila euro di fondi Por Fesr 2007-2013 che la Giunta – su proposta dell’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci – ha deciso oggi di riprogrammare destinandoli, appunto, alla realizzazione di un’anagrafe protetta e di un archivio telematico per i minori.

I dati sensibili sui minori, in sostanza, saranno organizzati, aggiornati e monitorati con metodologie moderne che ne consentano la gestione informatizzata ma anche altamente riservata. «Il progetto, messo a punto insieme all’assessorato della Sanità, rientra nel più generale programma di sicurezza a tutela di cittadini e imprese che prevede da un lato di riqualificare quei contesti territoriali a maggior rischio di insicurezza e criminalità, dall’altro di promuovere e garantire il rispetto dei diritti delle categorie sociali più deboli – spiega il vicepresidente della Regione – Più servizi per contrastare devianza sociale, violenza e criminalità minorile e ridurre ogni forma di disgregazione sociale, emarginazione ed esclusione».

Dal monitoraggio degli ultimi anni è emerso che in Sardegna, oltre alla conferma di alcuni reati tradizionali contro la persona, c’è un consistente aumento delle emergenze in ambito familiare e a scuola, soprattutto contro i minori e altre categorie vulnerabili che soffrono di incuria e maltrattamento. «In questo crocevia si unificano i reati commessi dai minori con quelli perpetrati contro gli stessi: vogliamo dunque garantire un sostegno alla costruzione di reti di servizi di contrasto a devianza sociale, violenza e criminalità riducendo allo stesso tempo ogni forma di disgregazione sociale, emarginazione ed esclusione sociale nei confronti delle categorie più deboli – sottolinea l’assessore della Sanità Luigi Arru – Per rilevare i reali bisogni e dunque quantificare le risorse necessarie è fondamentale l’esistenza di una rete tra le istituzioni che hanno il compito di tutelare infanzia e adolescenza, e la delibera approvata oggi ha proprio questo scopo, favorire un maggiore è migliore controllo da parte delle Procure per i minori«.

Obiettivo a breve termine dell’amministrazione regionale è quello di estendere e incrementare il Progetto progressivamente in tutto il territorio regionale attraverso il coinvolgimento di tutte le strutture sociali autorizzate.

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