Protesta del tessile: bloccata la 131 a Ottana

Sonia

Protesta del tessile: bloccata la 131 a Ottana

venerdì 27 Marzo 2015 - 17:19
Protesta del tessile: bloccata la 131 a Ottana

Un momento della manifestazione

Un momento della manifestazione

Un momento della manifestazione

A breve nuove inizative di Lotta

Nuova protesta degli operai del tessile del Nuorese, che questa mattina hanno di nuovo bloccato la Statale 131 Dcn, all’altezza del bivio di Ottana, mettendo in atto il terzo blocco stradale dopo quello di Siniscola del 13 marzo e di Borore una settimana fa.

Più  di 200 lavoratori (la vertenza riguarda 1500 persone nella provincia di Nuoro) hanno interrotto il traffico nei due sensi di marcia, creando due chilometri di coda in entrambe le direzioni.

I lavoratori protestano contro la perdita degli ammortizzatori sociali, unico sussidio rimasto dopo la perdita del lavoro, non vogliono assistenza da parte dello Stato ma vogliono tornare a lavore attraverso una riqualficazione mirata.

«I disagi agli automobilisti oggi sono stati notevoli anche perchè il traffico era intenso – ha detto Katy Contini segretaria di categoria dei chimici della Cisl – ma nonostante tutto la Regione continua a essere sorda alle nostre proteste. Quello di oggi è l’ultimo blocco stradale che mettiamo in atto se non ci saranno risposte da parte della Regione entro Pasqua, non escludiamo un inasprimento della protesta anche mettendo a ferro e a fuoco le nostre città».

«La risposta ce la deve dare il presidente Pigliaru e la sua Giunta – ha affermato Jose Mattana responsabile regionale della Cgil per il settore tessile -. In attesa di un piano straordinario per il lavoro questi lavoratori devono trovare sostentamento anche attraverso il riutilizzo negli enti pubblici, ma i soldi vanno trovati. Gli imprenditori privati ormai dalle nostre parti sono in ginocchio».

I lavoratori del tessile erano stati a Nuoro domenica scorsa in occasione della visita della Presidente della Camera Laura Boldrini a cui hanno illustrato la loro situazione, ricevendo la promessa di portare la vertenza a Roma.

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